Il play pontino era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dopo aver iniziato a vomitare sangue proprio mentre i compagni rientravano negli spogliatoi dopo la vittoria conseguita sul campo, alla quale Diego non aveva partecipato dato che non era riuscito nemmeno a sedersi in panchina. Visitato nella notte è quindi stato trattenuto in osservazione, con la fidanzata ed il fisioterapista Stefano Tatasciore che sono rimasti con lui a Voghera per assisterlo. Stamattina i medici del nosocomio lombardo hanno effettuato ulteriori analisi accurate e, infine, hanno deciso che il giocatore poteva tornarsene a casa.
“Ora sto molto meglio – ha detto il n.32 teatino – ma ieri sono stato veramente male. Più che per le tracce di sangue nel vomito, ho avuto paura per la quasi totale incapacità di riuscire a sollevare braccia e gambe. Ora dovrò seguire una cura per qualche giorno e poi potrò tornare ad allenarmi. Ringrazio tutti quelli che mi hanno manifestato il loro affetto sui socialâ€.
Intanto, il virus (o intossicazione) maledetto continua a girare tra i giocatori, visto che nel frattempo altri tre elementi tra staff e giocatori (Ancellotti e Sollazzo ad esempio) sono stati colpiti tra la notte e la mattina.
La Proger Chieti ringrazia la Derthona Tortona per la collaborazione dimostrata nel rendersi disponibile a mettere a disposizione un proprio mezzo ed un autista per riaccompagnare a Chieti Monaldi e chi era rimasto a Voghera insieme lui. Un gesto di rara cortesia che fa onore al Club bianconero.