venerdì , 22 Novembre 2024

Pescara, in estate ci sarà una nuova edizione della rassegna “Il Fiume e la memoria”

“A noi sta a cuore portare avanti le iniziative delle iniziative importanti per la città – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo – e riaccendere quella zona che purtroppo negli anni è stato oggetto di fatti di cronaca. Questa iniziativa mira a far tornare bella quella parte della città e a farla ridiventare il centro di incontri e di cultura. Penso che la strategia proposta da Milo Vallone debba essere da esempio perché in questo momento di crisi tutte le forze si devono unire, è l’unica strada per uscire da questo momento. Speriamo che altri seguano la strada di Milo Vallone”.

Il Festival, la cui ultima edizione risale al 2011, si è fermato poiché l’ideatore e direttore artistico, l’attore e regista pescarese Milo Vallone, in questi anni, pur ricevendo numerosissime e continue sollecitazioni per poter continuare la felice ed entusiasmante esperienza artistica che era la kermesse da lui diretta, non trovava in chi si è succeduto alla guida delle istituzioni interessate, la capacità di tradurre quelle sollecitazioni stesse.

“È un’opera che ho ritrovato chiusa nel 2011 per mancanza di risorse – ha raccontato Milo Vallone – credo nella virtù della perseveranza ma non dei vizi. Quella esperienza l’ho adorata, ho dato un vero pezzo della mia vita per quella zona e vederla così degradata dispiace. Letteralmente mi piange il cuore. Quello che poteva essere uno specchio, una vetrina, e lo è stato, è all’abbandono e dispiace doppiamente: da cittadino e da persona che lì ha fatto cose importanti. Abbiamo capito che l’offerta deve essere diversa da quella che è. È stato un Festival che a livello nazionale si è fatto sentire. Quest’anno pensavamo di fare un intervento diverso, di farlo durare più tempo, di spalmare nell’estate l’offerta artistica che andremo ad offrire. Chiediamo un aiuto ed un sostegno alle altre forze della città, soprattutto quelle presenti, queste sono azioni volte al bene della città. Riuscire a fermare questa discoteca a cielo aperto che è diventata negli ultimi anni ed evitare che questa zona viva per inerzia. Manterremo comunque il nome, ma andremo a rivisitare la formula”.

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