lunedì , 25 Novembre 2024

Farmacia Comunale: dopo la delibera tra commenti e sarcasmo

IL LUNGO DISCORSO INTRODUTTIVO DI DE MARTINIS

Un discorso lungo quello tenuto in tarda mattinata dall’ex vice Sindaco Ottavio De Martinis che, definendosi “poliziotto di campagna” ha ripercorso tutta la storia della farmacia comunale, ricordando quel lontano 2007, che aveva segnato il suo ingresso sui banchi del Consiglio e spiegando i perché della scelta di concessione ai privati.

“Fin da subito mi sono accorto di quanto era profondo e distorto il malcostume della politica cittadina.
L’Azienda Speciale per i servizi sociali del Comune di Montesilvano è stato l’esempio massimo di come la pessima politica asservita possa trasformare uno strumento positivo, previsto dalla normativa nazionale per la gestione dei servizi pubblici locali, in uno squallido carrozzone (lo chiamavano assumificio) dove collocare parenti, amici e amici degli amici, senza ritegno alcuno e senza preoccuparsi minimamente delle norme e dello spreco di denaro pubblico, figuriamoci del senso morale. Questo è quanto avvenuto dal 2004, anno di fondazione dell’Azienda, al 2008, ultimo bilancio in perdita della stessa. Vorrei solo evidenziare, per un attimo, che l’originario nome dell’Azienda era “Deborah Ferrigno” e che solo dopo le proteste di genitori giustamente indignati per quel accostamento del nome della propria figlioletta, morta prematuramente, il Consiglio Comunale ha deciso, nel 2007, di cambiare il nome in Azienda Speciale per i Servizi Sociali del Comune di Montesilvano.

Non voglio fare facili moralismi su anni che sono passati al vaglio della Procura di Pescara, ma devo dire che, al di là delle vicende giudiziarie, rimane il fatto che siamo ancora oggi a cercare di risolvere le storture del passato. Confesso che inizialmente ero convinto che l’unica soluzione possibile fosse quella di chiudere e liquidare l’Azienda, perché pensavo fosse non riformabile, e tornare al precedente sistema di gestione per il tramite di appalti rivolti alla cooperazione sociale. E non trascuro di ricordare che proprio l’esperienza degli appalti, non edificante, vissuta dalle amministrazioni di centro sinistra prima del 2004 indussero la Giunta di allora a costituire l’Istituzione per i servizi Sociali, poi trasformata in Azienda Speciale”.

Dal 2009 ad oggi, – continua De Martinis “grazie al nuovo management finalmente scelto e reclutato tenendo conto della competenza più che della parentela o dell’affiliazione, l’Azienda ha azzerato le proprie perdite e iniziato a produrre utili per la città, sia in termini economici che di ritorno positivo d’immagine. Questo a significare che l’intuizione dell’amministrazione di centrosinistra del 2004 non era concettualmente sbagliata, rivolta com’era a dotarsi di un ente pubblico economico che gestisse i servizi sociali, finanziato anche e in misura significativa dai proventi di attività economiche come la farmacia comunale. L’errore/orrore è nato dalle modalità assolutamente folli con cui si voleva raggiungere l’obiettivo e delle quali si è nutrito”.

Ripercorrendo esempi fallimentari di gestione di farmacie comunali, diverse delle quali di centro-sinistra: Roma, Milano, Parma, Bologna; Prato, ha invitato a conclusione a votare la delibera “nella ferma certezza che si tratti di un esempio, finalmente di buona amministrazione del bene pubblico, basato su ragionevolezza, obiettività, sano realismo”.

Ha Concluso comunicando “la disponibilità di questa Amministrazione a sottoporre al confronto della commissione competente tutti gli atti successivi che accompagneranno l’iter per l’affidamento in concessione della gestione della Farmacia Comunale, seppur di competenza della Giunta Comunale e dei Dirigenti preposti.”

COME HANNO VOTATO IN CONSIGLIO

All’una di notte hanno votato a favore dell’affidamento al privato il Sindaco Francesco MARAGNO (FORZA ITALIA), il Presidente del Consiglio Comunale Umberto DI PASQUALE (FORZA ITALIA), il consigliere Carlantonio FALCONE (FORZA ITALIA), il consigliere Claudio DAVENTURA (FORZA ITALIA), il consigliere Corrado DI BATTISTA (MONTESILVANO FUTURA), il consigliere Ernesto DE VINCENTIIS (MONTESILVANO FUTURA), il consigliere Barbara DI GIOVANNI (NUOVO CENTRO DESTRA), Danilo PALUMBO (NUOVO CENTRO DESTRA), il consigliere Lorenzo SILLI (MONTESILVANO IN COMUNE), il consigliere Adriano TOCCO (MONTESILVANO IN COMUNE), il consigliere Alessandro POMPEI (MONTESILVANO IN COMUNE) ed il consigliere Anthony Hernest ALIANO (RIEVOLUZIONE).
Si è astenuta il consigliere Valentina DI FELICE (NUOVO CENTRO DESTRA).

All’atto della votazione si sono allontanati la consigliera Manola MUSA(RIEVOLUZIONE) e la capogruppo Deborah COMARDI (FORZA ITALIA), dopo che quest’ultima aver tenuto botta alla minoranza, votando contrariamente a tutti gli emendamenti dell’opposizione.

Le forze di minoranza in maniera compatta come mai hanno ottenuto prima lo smembramento della delibera iniziale in due atti deliberativi, uno riguardante la Farmacia Comunale e l’altro il servizio di trasporto diversamente abili, in ambito scolastico o extrascolastico, e successivamente nella delibera della Farmacia Comunale l’approvazione di un emendamento a salvaguardia dei contratti di lavoro del personale della Farmacia per l’intera durata del rapporto concessorio, presentato dal Consigliere Anthony Aliano, che ha deciso di votare favorevolmente alla delibera a condizione dell’accoglimento del suo emendamento.

SODDISFAZIONE DI SILLI PER LA DELIBERA DI ESTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO DISABILI

Dopo un silenzio in aula, più volte sollecitato ad intervenire dalle forze di minoranza, il consigliere Lorenzo Silli, di Montesilvano in Comune, Presidente della Commissione Sanità in una nota esprime soddisfazione per la delibera di ‘esternalizzazione del servizio del trasporto disabili, senza entrare nel merito della delibera di concessione in gestione della farmacia.

«La votazione avvenuta giovedì notte sull’esternalizzazione del servizio del trasporto per i diversamente abili – scrive Silli – è la dimostrazione che questa Amministrazione ha un solo bene a cuore, quello dell’interesse collettivo».

«La delibera apporterà certamente un risparmio economico per le casse comunali, ma soprattutto, e questo è l’aspetto più rilevante, conferirà un valore aggiunto al servizio stesso nel supporto che i diversamente abili hanno il diritto di avere. I prossimi passi infatti prevederanno l’affidamento tramite procedura ad evidenza pubblica, con la quale verranno individuate le associazioni più adatte per gestire tale servizio. Si tratterà di professionisti qualificati nell’assistenza e nella gestione delle emergenze, che sapranno fornire l’appoggio più adeguato ai diversamente abili e alle loro famiglie, sia mediante la loro professionalità e capacità e sia mediante attrezzature tecniche necessarie delle quali saranno senza dubbi provvisti».

IL SARCASMO DELLA MINORANZA

Avevano già deciso- commentano lapidari sul web i grillini, che definendo la minoranza “eroi della notte” accusa la maggioranza “di essersi dimostrata sorda ai nostri appelli ed a quelli delle forze di apposizione; con testardaggine ha deciso di andare avanti a testa bassa”.
Gli esponenti del movimento penta stellato proprio nei giorni scorsi avevano fatto girare sul web e distribuito ai cittadini finte ricette provocatorie di svendita della farmacia.

Non sono mancate da meno altre provocazioni, nei giorni scorsi, a cominciare dal manifesto funebre sulla farmacia comunale a cura di un simpatizzante del PD, oltre che ai manifesti e volantini del Partito Democratico distribuiti nei mercati rionali, mentre veniva effettuata anche una raccolta di firme dei cittadini, che ha visto protagonista l’ex consigliere, Daniele Scorrano.

SCORRANO PLAUDE ALLA DI FELICE

Il tesoriere del Partito Democratico non manca di puntualizzare l’atteggiamento – a suo dire – “discriminatorio e quasi dittatoriale del Presidente del Consiglio che interpretando ogni volta il regolamento consiliare, in modo ambiguo e molto personale, più volte ha limitato la parola delle forze di minoranza, sovrapponendosi sugli interventi verbali degli stessi e a volte cercando di togliere il diritto di espressione e di pensiero in particolar modo ai Consiglieri Ruggero e Aliano i quali per nulla intimoriti per una eventuale espulsione dal Consiglio Comunale ha reagito democraticamente da leoni”.

“Il Sindaco – aggiunge Scorrano – in uno dei pochi interventi, vero è, che si è reso disponibile ad abbracciare la possibilità di tenere la Farmacia Comunale come bene dell’Ente a 360 gradi a condizione che ci fosse un vero business plan e che i sostenitori Consiglieri insieme a lui se ne assumessero personalmente le eventuali conseguenze economiche di una eventuale debacle, ma è altrettanto vero che raccolta e accettata la sfida dai Consiglieri di minoranza, il Sindaco come al solito ha fatto sciogliere inesorabilmente come neve al sole la sua proposta, ha fatto come in una mano di poker il bluff e poi non ha veramente scoperto le carte, ha fatto, come in tanti fanno in politica, lanciano la sfida e poi scappano, quando più di qualcuno raccoglie l’invito”.
“Troppo facile – continua Scorrano – amministrare con le forbici da potatore di ulivo, con il filo paladino Ass. Ottavio De Martinis, dichiaratosi poliziotto di campagna, il quale in modo arbitrario e anche male ha indossato gli abiti del professore di economia e finanza al fine di sostenere e motivare tecnicamente la delibera. Perché non abbiamo ascoltato un Consigliere Comunale a sostegno di tale provvedimento, perchè il Presidente della Commissione Lorenzo Silli non è intervenuto una volta, perché gli Assessori più qualificati professionalmente, ovvero la Prof. Universitaria Dott.ssa Verrigni, l’Avvocato Brocchi o la Commercialista D’Onofrio non sono intervenuti”.

Diversamente esprime soddisfazione alla collega Consulente del Lavoro Valentina Di Felice, forza di Maggioranza in quota NCD che si è astenuta dal voto finale, la quale secondo Scorrano “ha scandito professionalmente con compiutezza e conoscenza dettagliata giuridica, economica e lavoristica quali potevano essere le manovre per un risanamento della Farmacia Comunale con guida sempre dell’Ente Comunale o per mano dell’Azienda Speciale”.

Non manca nella lunga nota il commento al comportamento della Consigliera Comardi, per il quale l’ex consigliere PD chiede ai cittadini “cosa si cela veramente dietro questo diniego alla tutela dei lavoratori”, esprimendo quello che definisce “un ragionevole dubbio su eventuali, quanto probabili, licenziamenti all’interno della Farmacia Comunale e successivi appetiti di collocamento da parte di forze politiche o di rappresentanti per interposte persone”.

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