Montesilvano – Si è conclusa bene, grazie al contributo finanziario di privati, la questione del mancato accesso alla spiaggia senza barriere, smantellata inizio estate per volere dell’Amministrazione Comunale, che aveva motivato la scelta a garanzia della sicurezza e della salute dei disabili causa Covid19 e, che con Delibera di Giunta, aveva concordato con gli stabilimenti di riservare gratuitamente una ventina di posti di ombreggio a disposizione su prenotazione. Scelta quella di rimuovere la passerella che aveva sollevato una levata di scudi da parte di molti utenti disabili, preoccupati anche dallo smantellamento della struttura e dell’insegna della spiaggia, che aveva ottenuto con la precedente amministrazione a guida Maragno l’importante riconoscimento da parte di Legambiente di Turismo ecosostenibile, associando al tema dell’accessibilità quello dell’integrazione con i ragazzi dello Sprar.
Pertanto nel chiederne il ripristino diversi disabili si erano organizzati in un comitato “I Carrozzati”, raccogliendo firme a sostegno della loro causa e presidiando giorno e notte l’area, manifestando in maniera pacifica anche davanti a Palazzo di Città – chiedendo di poter conferire col Sindaco – durante il Consiglio Comunale che vedeva all’ordine del giorno, la discussione di una mozione presentata dai gruppi di opposizione, PD e M5S, che ne raccoglieva l’istanza.
La mozione, che vedeva d’accordo anche diversi esponenti della maggioranza, tra cui il Consigliere Valter Cozzi e l’ex Sindaco Francesco Maragno, era stata ritirata, su proposta del capogruppo PD, Enzo Fidanza, di comune accordo con i consiglieri dei gruppi di opposizione, per permettere di riportare la discussione all’interno delle Commissioni competenti, per valutarne la fattibilità; in quella sede in commissione congiunta Servizi Sociali e LL.PP. presieduta rispettivamente da Valter Cozzi e Giuseppe Manganiello, un’ipotesi era quella di ripristinare l’accesso ai disabili nella seconda spiaggia libera, altezza Croce Rossa, motivando la scelta con maggiori servizi a livello logistico. Scelta che però vedeva poco soddisfatti i Carrozzati, che grazie ad Antonio Prosperi*, si sono organizzati in una colletta, raccogliendo il contributo di diversi benefattori privati. Un lavoro di squadra che ha visto coinvolto anche il gestore dello stabilimento Giulietta che, dopo aver concordato con l’A.C. la cessione di dieci metri lineari di spiaggia libera e delle lastre di camminamento a servizio dei disabili, in cambio di posti ombreggio gratuiti, nel cogliere la bontà della protesta, si è adoperato per ricostituire il passaggio.
Soddisfazione da parte di Antonio Prosperi dichiara che, dopo essersi raccordato con il Presidente della Commissione Manganiello, ha deciso di dare inizio ad una colletta con benefattori che vogliono rimanere nell’anonimato, grazie alla quale sono state acquistate ben 35 lastre di cemento e messe a dimora per rendere la spiaggia nuovamente accessibile a tutti.
Soddisfazione anche da parte dei consiglieri comunali di opposizione, la consigliera del PD Romina Di Costanzo sul suo profilo social anche a nome dei colleghi di minoranza dichiara: «Siamo contenti del lieto fine di una questione che rischiava, se non presa in tempo, di impedire per l’estate in corso, nella città Oscar dell’ecoturismo accessibile, l’ingresso ai disabili alla spiaggia libera “senza barriere“. Quando i temi vengono affrontati in maniera condivisa con tutti gli interessati, specie d’intesa con gli utenti diretti, la soluzione si trova e si avviano dei processi virtuosi che vedono impegnati ciascuno secondo le proprie disponibilità per risolvere il problema.
Ci fa piacere che dunque l’Amministrazione sia tornata sui suoi passi, rendendosi conto di quanto stava sciaguratamente impedendo. Soprattutto nel rappresentare il ripristino dell’accesso come un’opera economicamente impegnativa, dell’ordine di 12 mila euro (come riferito a noi consiglieri di opposizione e ai cittadini dal Sindaco in Consiglio comunale, in risposta alla presentazione della nostra mozione che, nel raccogliere questa ragionevole istanza, ne chiedeva il ripristino).
In realtà sono occorse 35 lastre di cemento acquistate in due tranches (20+15), grazie ad una lodevole colletta di cui si è fatto promotore un cittadino, Antonio Prosperi, per chiedere il ripristino della spiaggia accessibile, per un importo complessivo dei lavori, comprensivo di trasporto e posa in opera, di circa 700 euro, che l’Amministrazione ha solo finalmente autorizzato.
Certamente 700 euro non ci sembra una cifra eccessiva a fronte delle spese affrontate dall’Amministrazione comunale per i suoi “sogni”.
Una conclusione indicativa del fatto che, se si fossero sentiti in via prioritaria i portatori d’interesse certamente la polemica non sarebbe affatto scoppiata. Fortunatamente, la protesta ha acceso i riflettori innescando un meccanismo di corresponsabilità, che ora vede soddisfatti sia gli utenti disabili che l’intera città».
Articolo pieno di inesattezze. Vi consiglio di informarvi meglio. L’unica verità è che delle persone disabili hanno dovuto ripagare a loro spese una passerella che già esisteva ed era stata già pagata dalla collettività per poter accedere ad un bene demaniale. Non vedo quale sia l’aspetto positivo di tutto ciò.
Gentile lettrice, grazie per la segnalazione, stiamo preparando un articolo che illustrerà più completamente quanto da lei sottolineato