venerdì , 22 Novembre 2024

Provincia di Pescara: firmato il decreto per la richiesta di stato di emergenza e calamità naturale

“Questa mattina, insieme al dirigente del settore lavori pubblici Paolo

D’Incecco ho effettuato un sopralluogo a 360 gradi lungo l’intero territorio

provinciale, al fine di verificare le criticità presenti nei singoli Comuni –

dichiara Di Marco -. La situazione è apparsa subito tragica: le copiose nevica

e l’abbondante pioggia scesa nelle ultime ore hanno messo in ginocchio la

nostra provincia.

Tramite questi sopralluoghi ho potuto verificare direttamente lo stato dell’arte

a seguito delle precipitazioni atmosferiche di questi giorni, che hanno

determinato un quadro drammatico, iniziato ieri e destinato a perdurare

quantomeno nelle prossime 24/48 ore.

Sono incessantemente a lavoro personale e mezzi della provincia, nonché

operatori privati, al fine di garantire la percorribilità delle strade provinciali e il

collegamento tra le comunità. Grazie all’interessamento del presidente della

Regione Luciano D’Alfonso, inoltre, si è riusciti a drenare sulla rete provinciale

anche 2 potenti mezzi turbina della società autostrade.

La rete stradale d’interesse provinciale risulta sostanzialmente percorribile,

anche se a tratti con difficoltà, nonostante l’elevata altezza che ha raggiunto

la coltre nevosa.
Nelle zone più alte la neve ha raggiunto anche il metro

e mezzo di altezza. Attualmente sono ancora chiuse al transito la strada

provinciale per Rigopiano, la SP di Roccacaramanico e quella compresa tra

Lettomanoppello e Passolanciano.
Entro,la serata, grazie all’impiego delle

turbine, riusciremo a garantire l’apertura della strada Farindola-Rigopiano.

Estremamente difficoltosa è, ancora, la situazione nel comprensorio di

Pescosansonesco/Corvara/Pietranico. Domattina, sabato, verrà riaperta la

SP per Roccacaramanico e a seguire quella per Passolanciano. Ad ogni

buon conto grazie all’incessante lavoro del competente reparto nessun

Comune della provincia risulta isolato.
Parallelamente gli uffici già stanno

censendo costi derivanti dall’eccezionalità dell’evento, nonché i relativi

danneggiamenti al patrimonio pubblico. Va considerato, tuttavia, che questa

è solo la imprescindibile e propedeutica fase di primo livello, al fine di

individuare le principali criticità derivanti da neve e frane.
Questa ondata,

infatti, sta determinando le condizioni, in assoluto, più difficili, caratterizzate

da acqua e vento sulla zona costiera e neve nei centri interni al di sopra dei

400 metri.
Due situazioni diametralmente opposte, che stanno mettendo a

dura prova l’attività del personale preposto dell’ente, che solo grazie ad un

coordinamento generale sull’intero territorio è riuscito a limitare i disagi.

Alla luce di tutto questo, ho appena firmato il decreto per richiedere lo stato

di emergenza alla Regione sulla base del censimento fornitomi dagli uffici

viabilità dell’ente, assolutamente corrispondente a quanto personalmente

riscontrato sul territorio”.

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