Tale assemblea si è differenziata dalle altre per
una maggiore collaborazione ed interazione degli
alunni che hanno spontaneamente costruito un
dibattito partendo dall’affermazione della
dott.ssa Valeria Rosati secondo la quale
dobbiamo liberarci “degli stereotipi, che sono
scorciatoie mentali in quanto ci permettono di
non pensare” tra questi stereotipi uno di quelli
che si radica in più tenera età è proprio quello
concernente le caratteristiche del sesso opposto,
e così come i maschietti sono visti dalle bambine
come forti, prepotenti ed arroganti, l’ideale di
donna subdola, competitiva ed emotiva si va già
formando nelle menti maschili.
Ciò comporta un progressivo degenerare, con
l’avanzare degli anni, in una schiavitù prodotta
dalla moda e dai canoni imposti dalla società che
isola chi non riesce a conformarsi.
Perciò, proprio al fine di tutelare la donna,
sorgono spesso nuove associazioni, l’avv. Silvia Di
Salvatore rappresentante di una di queste:
“Associazione donne vestine”, ha aperto
l’assemblea commentando il documentario “Il
corpo delle donne” di Lorella Zanardo, visionato
per introdurre l’argomento, illustrando i vari
progetti e spiegando l’ importanza della
sensibilizzazione soprattutto nelle scuole.
L’assemblea è stata sciolta con un simpatico gioco
condotto dal dott. Andrea Squartecchia in cui le
ragazze ed i ragazzi del liceo sono stati esortati a
creare un “identikit dell’uomo e della donna
perfetti”.
A fine mattinata molti studenti hanno affermato
di aver trovato almeno uno spunto di riflessione,
anche perché al giorno d’oggi c’è bisogno di
iniziative del genere volte a mettere a fuoco il
ruolo della donna che in questi tempi necessita di
essere rivalutato, riconsiderato e riportato alla
sua dignità umana rinnegando per sempre la sua
funzione di, citando la Zanardo, “grechina”,
richiamando agli elementi decorativi utilizzati
come cornice alle elementari, o di “grazioso
decoro”.