A detta del presidente nazionale di Cna Autoriparazioni, Franco
Mingozzi, che ha diffuso una dichiarazione tramite l’ufficio stampa nazionale della Cna, «dietro
principi legittimi di tutela del consumatore e riduzione delle tariffe assicurative, ancora una
volta si attacca il mondo delle carrozzerie indipendenti.
Nel nuovo disegno di legge, infatti, tra le
condizioni individuate per l’applicazione degli sconti da praticare agli automobilisti, si ripropone
la rinuncia al diritto di cessione del credito e l’obbligo, di fatto, di riparazione presso le officine
convenzionate con le assicurazioni, senza che si conosca l’entità dello ‘sconto significativo’
promesso agli automobilisti; sconto che però, attualmente è prossimo alla soglia irrisoria del 5%,
qualcosa come una ventina di euro».
A farne le spese, così, sarebbero almeno cinquecento imprese, tra officine indipendenti di
riparazione e carrozzerie convenzionate, obbligate a loro volta a praticare tempi ridotti e tariffe
sottocosto.
A tutto danno, accusa Mingozzi, della «qualità della riparazione e, di conseguenza, della
sicurezza stessa dell’automobilista».
Le officine aderenti alla Cna si dicono favorevoli al calo delle tariffe assicurative: «In dieci anni, i
prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto in Italia sono aumentati del 27,9% contro il 13,6%
medio nell’area dell’euro, l’8% della Germania, il 6,6% della Franciaâ€Â».
Secondo un calcolo delle
stesse associazioni che rappresentano il mondo delle imprese dell’autoriparazione, dagli anni
Novanta i costi delle polizze sono aumentati del 245%, mentre i sinistri (e dunque i risarcimenti)
sono calati del 40%: in sostanza, sono aumentate le entrate delle assicurazioni ed è diminuito di
molto il lavoro dei carrozzieri.
«Ci aspettiamo ora che il Parlamento, nel corso dell’esame del provvedimento – conclude la
Cna – intervenga ancora una volta, modificando queste inaccettabili criticità e accogliendo le
disposizioni contenute nella proposta di legge promossa dalla Cna, i cui punti centrali riguardano
libertà di scelta, riparazioni di qualità, obbligo di fatturazione, utilizzo pieno della cessione del
credito, rispetto della concorrenza, risarcimento integrale dei danni, terzietà del perito».