venerdì , 22 Novembre 2024

Edicola dell’ascolto: Ruggero e Rossi (Montesilvano Democratica) ‘l’ennesima bugia di Maragno’

Montesilvano Democratica ricorda come con l’istituzione di queste edicole Maragno avrebbe dovuto raccogliere non solo i reclami, ma anche le idee e le proposte dei cittadini per migliorare le sorti dei propri quartieri . «Purtroppo, le promesse di ‘ripartire dagli ultimi’ oppure di far uscire la politica dalle stanze del potere si sono rivelate menzognere come tutti gli altri impegni di Maragno verso la città, falliti puntualmente».

«Ancora una volta, il sindaco ha fatto un cambio di marcia che danneggia l’interesse della comunità locale.
A quanto sembra, incontrare personalmente i montesilvanesi era un’incombenza troppo pesante per Maragno che ha deciso, quindi, di lavarsi le mani e affidare l’incarico ai consiglieri comunali.
In pratica – spiegano Ruggero e Rossi – la nuova trovata del primo cittadino è di organizzare forum di discussione, aperti anche ai cittadini, coordinati a turno dai consiglieri comunali e ospitati a Palazzo di città.
In altre parole, Maragno dimostra di essere un sindaco latitante, rintanato sempre di più nelle stanze del potere per evitare il confronto diretto con i montesilvanesi. Altro che avvicinare la politica ai cittadini, tra l’attuale amministrazione e la città si è spalancato un divario profondo, impossibile da colmare con le chiacchiere e le bugie di Maragno».

«C’è anche un’altra cosa altrettanto grave – aggiungono i due consiglieri di Montesilvano Democratica – il progetto Edicola dell’ascolto è stato discusso in Commissione statuto, dove, ovviamente, sono stati incassati gettoni di presenza.
Soldi pubblici spesi per produrre il nulla, poiché Maragno ha cambiato improvvisamente direzione, abbandonando un’iniziativa che avrebbe potuto avvicinare davvero la politica ai cittadini e ai loro problemi.
Per non dimenticare, poi, che l’Edicola dell’ascolto è stata promossa da una delle liste civiche che appoggiò l’attuale sindaco durante le amministrative dello scorso anno – concludono Ruggero e Rossi – Una prova in più che Maragno abbia usato i cittadini e i propri sostenitori come meri strumenti per diventare sindaco.
Ora, seduto comodamente sulla poltrona da primo cittadino, Maragno si è rintanato su un’isola felice, il Comune appunto. Comune solo di nome, però, giacché nelle stanze del potere si fanno solo gli interessi personali, a discapito della collettività».

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