Nata nel 1985, la Biennale si svolge ogni due anni in una città diversa del
Mediterraneo, concentrandosi su giovani artisti e creatori. La Bjcem è
una rete internazionale con 58 membri e partner provenienti da Europa,
Medio Oriente e Africa che, con il loro sostegno, rendono possibile
l’evento garantendo la partecipazione degli artisti provenienti dai territori
da essi rappresentati.
Questa edizione, dal nome No food’s land, pone l’attenzione sugli effetti
dei processi legati alla nutrizione del cibo, intesi come processi di scambio
culturale e creativo e di formazione degli artisti.
L’Arte sul territorio
italiano selezionerà, a livello regionale e nazionale, diversi artisti nei
campi dell’illustrazione e del fumetto, delle arti visive, della musica e della
gastronomia, della letteratura, del cinema e dello spettacolo dal vivo.
“In questa manifestazione vinsi la sezione Letteratura a Sarajevo – ha
detto l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo –
c’è da dire che l’Arci negli ultimi anni ha visto tanti eventi, ma nell’ultima
stagione c’è stato un calo dovuto a fatti che non appartengono all’attività
locale. Ma c’è una ripresa delle attività dove si conferma l’elemento della
ristorazione e quello della cicchetteria che si unisce a quello culturale. Ci
sarà una sera che vedrà protagonista la nostra cittàâ€.
La Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Bjcem)
è un evento che occupa un posto d’onore nella mente e nel cuore
dell’Arci.
La promozione di giovani artisti, dei loro spazi, del loro tessuto
associativo, è sempre stata una sfida continua in tutte le attività dell’Arci,
così come il loro “utilizzo†come mediatori per eccellenza, che li rende
attori e protagonisti del dialogo e dello scambio euro mediterraneo.
Per questi motivi in questi anni l’Arci ha continuato ad investire nella
Biennale, con progetti e azioni che incrementassero la formazione
della rete tramite le sue relazioni locali e internazionali, promuovendo
dall’interno il dialogo che rappresenta la motivazione e l’elemento più
prezioso per la trasformazione sociale.
Il programma nazionale di azioni
di Arte Pubblica la “Ville Ouverte†è una delle evoluzioni dell’attività
che connette creatività e ruolo degli artisti nel contemporaneo. La
“Ville Ouverte†si focalizza sui diversi aspetti della relazione tra arte
e spazio pubblico nelle città del Mediterraneo, interrogandosi sulla
natura dello spazio e sul ruolo che l’arte può avere nell’attivare forme di
appropriazione della dimensione urbana da parte della cittadinanza.
“Ci teniamo a portare questa manifestazione nella nostra città – ha
affermato il presidente dell’Arci Valerio Antonio Tiberio – che negli ultimi
anni era un po’ sopita. C’era stato un grande rapporto con Pescara che
poi si era interrotto. A livello nazionale, come a Pescara, ci incentriamo
su due iniziative particolari: quella dell’arte visiva ed il fumetto e
illustrazione. Queste attività a Pescara sono state sempre molto sentite e
presentiâ€.
La Biennale ha dato vita ad un percorso creativo che si è sviluppato in
trent’anni attraverso le edizioni di Barcellona 1985, Salonicco 1986,
Barcellona 1987, Bologna 1988, Marsiglia 1990, Valencia 1992, Lisbona
1994, Torino 1997, Roma 1999, Sarajevo 2001, Atene 2003, Napoli 2005,
Puglia 2008, Skopje 2009, Salonicco- Roma 2011, Ancona 2013 e negli
ultimi eventi espositivi come “Disorder†durante il Weya-World Event
Young Artists e Nottingham (Uk) nel 2012 e “La Sovversione del Sensibileâ€
a Milano nel 2014.
Le strutture dell’Arci socie dell’associazione Bjcem che organizzano
le selezioni della Biennale promuovono progetti di promozione della
creatività giovanile sono Arci Bari, Arci Emilia Romagna, Arci Lazio, Arci
Liguria, Arci Milano, Arci Puglia, Arci Nazionale, Arci Sardegna, Arci
Sicilia, Arci Torino. Per info sulle selezioni Arci si può consultare il sito
www.arci.it, contattare il numero 06.41609501 o scrivere all’indirizzo mail
cultura@arci.it.
“Vengo sempre molto volentieri a Pescara – ha dichiarato il responsabile
dell’Arci Carlo Testini – quindi per me è un’iniziativa molto importante
perché ce la siamo inventati 30 anni fa con i ragazzi delle rive del
Mediterraneo per avere un dialogo tra due culture diverse.
Se vedo
ciò che è successo negli ultimi decenni credo che avremmo dovuto
incentivare di più queste iniziative. L’arte riesce ad unire le persone di
diverse culture. Ci sono 58 soci dislocati in 30 Paesi del Mediterraneo. È
un impegno molto forte, stiamo lavorando molto bene con il Comune di
Milano, speriamo che vengano fuori nuovi talenti, anche dall’Abruzzo.
Cerchiamo di fare incontrare il più possibile la riva sud con la riva nord.
La Biennale non vuole essere solo una vetrina ma un incontro forte tra i
giovaniâ€.