La mostra nasce in Sardegna da un’idea dell’artista Maria Jole Serreli,
ed è itinerante: è già stata ospitata a Cagliari, Sassari e Nuoro. Pescara
è la prima tappa nello stivale, a seguire sarà esposta a Bergamo, a
cura di Beppe Borrela, e Roma, a cura di Tommaso Pensa. In fase di
programmazione anche altre tappe.
“Abbiamo voluto accogliere questa mostra – ha spiegato il presidente del
Consiglio Comunale di Pescara, Antonio Blasioli – perché è una riflessione
importante a proposito dell’arte perché spesso si entra in alcuni circuiti
solo se si ha il nome o se si fa parte di certi salotti, invece l’arte andrebbe
vista nella sua interezza. L’iniziativa ci è piaciuta come Silvia ce l’ha
proposta e per i suoi contenutiâ€.
La mostra espone oltre un centinaio di micr@opere, tutte di 10×10 cm:
microinstallazioni, pitture sculture, mosaici, fotografie. L’inadeguato
formato, stretto e scomodo, è in linea con il senso di inadeguatezza
interiore, tema dell’esposizione. La selezione degli artisti è stata riaperta
a gennaio per arricchirsi delle opere di artisti pescaresi ed abruzzesi, che
saranno ospitati nelle esposizioni itineranti.
La mostra accoglie le realtà artistiche emergenti più interessanti del
territorio: il gruppo Futurista (Alessandro D’Aquila e Lele Picà), gli artisti
della fucina di (Con)fusioni (Federica di Castelnuovo, Massimo Desiato,
Paolo Dongu, solo per citarne alcuni), i Collettivi Pepe (Maurizio Di Zio, K
(tefano Ricciuti), Botticelli (Enzo Francesco Testa), gli artisti della Zooart
di Ortona, guidati da Gabriele Orlando Lacchè, designer (Angelo Bucci),
artisti più affermati come Luciano Di Gregorio, Andrea Malandra (Nova
Pe), Michelangelo Prencipe, o giovani talenti, quali ad esempio Natalia
D’Avena, Marco Massarotti, Stefano Faccini, Arianna Grillo.
Alla loro quarta tappa espositiva, di provenienza nazionale e sarda: il
regista Giovanni Coda (Il Rosa nudo, presentato a Pescara in occasione
della Giornata della Memoria), la cui micr@opera è un fermo immagine
dell’ultimo film in lavorazione sulla violenza di genere, Maria Jole Serreli,
Max Mazzola, Tommaso Pensa, Tiziano De Muro, Chiara Cossu, Lorella
Comi.
L’evento di inaugurazione, a partire dalle 21 di sabato 21, sarà incentrato
anch’esso sul tema dell’inadeguatezza e vivrà grazie alla collaborazione
di scrittrici e artiste di strada, Alessandra Diodoro, Lula Visus, Alessandra
Be della scuola di danza Binario 3D, la Flowers Chicas, Benedetta Cuzzi
(in arte Benny Be), che realizzeranno perfomance “inadeguate†di area,
terra, luci, fuoco. Fotografo per la serata Luciano Onza. Catering a cura di
operatori del Consorzio Pescara Vecchia.
“La mostra – ha sottolineato la promotrice della mostra, Silvia Moretta –
fa parte di un progetto nato in maniera indipendente ed ora è diventato
quasi istituzionale. È una mostra che accoglie 88 artisti che vengono
dal nostro territorio, dalla Sardegna e dalle altre regioni, quindi c’è una
partecipazione abbastanza importante.
Ci sono state più di 100 richieste
ed io ho selezionato 30 artisti. L’inadeguatezza come tema, come formato
ha il 10×10 che è un formato molto scomodo per l’artista. Noi vogliamo
andare controtendenza facendo sentire l’artista stretto e che trovi un
modo anche ironico per venirne fuori.
Abbiamo talenti sia conosciuti che
emergenti. C’è una larga partecipazione di giovani talenti che come noi
almeno una volta hanno conosciuto la sensazione dell’inadeguatezza.
L’inadeguatezza viene vissuta in maniera diversa da questi artisti. Le
opere non sono fotografabiliâ€.
Ideato dall’artista sarda Maria Jole Serreli e curato dalla studiosa d’arte
Silvia Moretta, “Inadeguato†giunge a Pescara grazie alla collaborazione
tra le associazioni culturali “Art Meeting†di Cagliari e “Akedà†di Pescara.
l’evento è patrocinato dal Consiglio di Presidenza del Comune di Pescara,
è sponsorizzato dal Consorzio Pescara Vecchia e dall’Area Artigianato
Artistico e da Binario 3D, Jeili Artcouture. Concept della tappa pescarese
di Federica Di Castelnuovo. Grafica e immagine di Fabio Costantino Macis.
Nello spazio “adeguato†dell’Area Artigianato Artistico si terranno incontri
tra gli artisti partecipanti con il pubblico.
“Abbiamo detto che il volto di Pescara Vecchia cambiava – ha rimarcato
il presidente del Consorzio Pescara Vecchia, Cristian Summa – in questo
modo l’arte tornerà nella zona di Pescara Vecchia, torneremo con artisti
in quella parte della città.
Quindi non solo cibo e buoni cocktail, ma anche
l’arte. Vogliamo dare spazio alle idee degli artisti quando Silvia me l’ha
proposta, sono rimasto affascinato dall’idea ed è la prima tappa del
continente Italia. I nostri artisti sono presenti con un pezzo ‘inadeguato’.
Ringrazio il presidente del Consiglio Comunale che ci ha dato la possibilità
di realizzare questo progettoâ€.