lunedì , 25 Novembre 2024

Istituto alberghiero di Pescara: Si stacca il soffitto dell’aula, commenti e reazioni dalla politica

I ragazzi, provenienti rispettivamente da Bucchianico, Sambuceto e Chieti,

sono stati immediatamente trasferiti al pronto soccorso, dove, fortunatamente,

sono stati dimessi già nella mattina, non avendo riportato rilevanti contusioni.

Nel frattempo l’intero istituto è stato sgomberato.

Il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, appena appresa la

notizia, si è dapprima recato al pronto soccorso, dove ha verificato di persona

lo stato di salute dei tre ragazzi, insieme al dirigente scolastico dell’istituto

Paolo Andrea Buzzelli.
Subito dopo ha raggiunto la dirigente dell’ufficio

edilizia scolastica della Provincia, dottoressa Nicoletta Bucco, nella palazzina

A dell’Alberghiero, dove è avvenuto l’incidente, per effettuare un primo

sopralluogo.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PESCARA DI MARCO

“Parlo da presidente, in carica da poco più di 100 giorni, ma soprattutto

da cittadino italiano – ha dichiarato Di Marco -. Innanzitutto sono sollevato

dall’aver saputo che i tre ragazzi coinvolti nell’incidente stanno bene e mi

stringo attorno alle loro famiglie, che hanno vissuto sicuramente ore di grande

apprensione. Detto ciò, però, non posso esimermi dal fare delle attente

valutazioni sull’accaduto.

Ho intenzione di scrive una lettera al presidente del consiglio Matteo Renzi,

per chiedergli di dare seguito alla sua azione determinata a favorire la

messa in sicurezza degli edifici scolastici italiani.
Il governo deve definire

da subito procedure, programmi e provvedimenti chiari e certi, affinché la

Provincia possa assumere responsabilmente il compito di gestire gli interventi

sia straordinari che ordinari, tali da consentire la messa in sicurezza e il

monitoraggio continuo di tutti le scuole.

L’esempio odierno ci insegna che anche aule scolastiche apparentemente in

buone condizioni e sicure, possono nascondere grandi insidie”.

Nel pomeriggio i vigili del fuoco effettueranno una prima verifica della struttura

e domattina alle 9, presso la Provincia di Pescara, si svolgerà un tavolo

tecnico, al quale prenderanno parte il Presidente Di Marco, il dirigente

scolastico Buzzelli, i vigili del fuoco e i dirigenti e i tecnici della Provincia.

Durante l’incontro verrà predisposto il piano d’intervento e saranno stabiliti

tempi e modalità della riapertura del plesso scolastico (palazzina A). Gli

studenti, invece, potranno rientrare nella palazzina B già domattina.

IL SINDACO DI PESCARA ALESSANDRINI:
“La scuola deve essere un luogo di studio sicuro e solido”

“Ho appreso con preoccupazione del crollo dell’intonaco del solaio all’Alberghiero. La sicurezza delle scuole ci interessa in modo prioritario, perché siano dei luoghi dove si possa esercitare il diritto allo studio, senza alcun tipo di altra preoccupazione.

Sono vicino ai ragazzi feriti e condivido la preoccupazione delle famiglie anche da amministratore. Quello che è accaduto non deve ripetersi, è un monito a tenere alta l’attenzione su ciò che ci preme di più, ovvero la salute dei nostri ragazzi e la sicurezza degli edifici dove passano buona parte della giornata.

Come Comune abbiamo richiesto fondi al Governo proprio per la messa in sicurezza delle scuole di nostra competenza e che speriamo di poter ripartire in base alle priorità di azione, perché la lista degli interventi è lunga e importante”.

Le critiche dei Giovani Comuniste/i e dal PRC di Pescara

«Oggi a Pescara un solaio dell’Istituto alberghiero De Cecco si stacca, provocando due feriti. Nel frattempo a Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, scoppia una caldaia in una scuola elementare e si sfiora la tragedia.
La “buona scuola” dovrebbe essere innanzitutto quella in cui non si rischia di morire facendo lezione.

Le responsabilità politiche di questi fatti risiedono nei governi che si sono succeduti in Italia negli ultimi anni, contraddistinti per una serie di attacchi senza precedenti alla scuola pubblica (che fin dalla riforma Gelmini del 2008 sembra non conoscere pace), portati avanti di pari passo con lo smantellamento dei diritti dei lavoratori, alla sanità, ai servizi.

Il governo Renzi, presentatosi come nuovo, non sta che ricalcando le orme dei suoi predecessori, Berlusconi, Monti e Letta. È emblematico l’atteggiamento servile verso la Troika, che lo rendono poco più che un grigio esecutore dei diktat europei di Merkel e Draghi.
Così nelle politiche scolastiche: il piano della “Buona Scuola”, che a breve dovrebbe essere lanciato nella sua stesura definitiva, ricalca infatti il progetto del Ddl Aprea (presentato sotto il governo Berlusconi) bloccato dalla mobilitazione di studenti e insegnanti nell’autunno 2012 poichè prevedeva l’ingresso di organismi privati nella scuola pubblica.

Un piano che mentre a colpi di fanfara, e con parole retoriche, annuncia nuovi, ennesimi stravolgimenti al sistema dell’istruzione, tralascia un’umile priorità fondamentale: la messa a norma di un patrimonio edilizio scolastico afflitto da gravi problemi strutturali, così come confermato dal rapporto del Censis del 2014. Sono le piccole cose, spesso, a fare la differenza. La differenza fra il poter andare a scuola serenamente e il rischiare di morire in un’aula

È doveroso ricordare che l’Istituto Alberghiero “De Cecco” attende da oltre un decennio una nuova sede, peccato che destra e PD al governo della Provincia si siano spesi in questi anni solo nel ripetere anno dopo anno spot elettoralistici.

Quanto successo oggi in Abruzzo non è che uno dei tanti casi di condizioni edilizie precarie che caratterizzano troppe scuole in tutto il Paese. Dieci anni di politiche neoliberiste hanno rottamato la scuola pubblica, arrivando a rendere pericoloso per uno studente recarsi semplicemente a lezione. L’austerità distrugge il diritto allo studio e mette in pericolo le nostre vite, è ora di finirla con gli slogan e ribaltare con la mobilitazione i progetti del governo Renzi».

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