venerdì , 22 Novembre 2024

Silvi,i potesi di variante: Italia Nostra e Comitato Abruzzese del Paesaggio “progettazione complessiva e difesa del versante collinare”

Silvi – Con una nota stampa il Consiglio delle Sezioni d’Abruzzo di Italia Nostra congiuntamente al Comitato Abruzzese del Paesaggio intervengono commentando il recente spostamento del traffico autostradale sulla statale adriatica che determina inaccettabili disagi sociali e ambientali per chi abita o lavora nell’area.  «Si tratta dell’aggravamento di un problema ben noto –scrivono le associazioni– dato che il tracciato della ss 16 Adriatica, che dovrebbe consentire l’attraversamento agevole della conurbazione costiera per i movimenti locali, si presenta oggi con varianti per i centri abitati incomplete che, addirittura, si arrestano inopinatamente a Montesilvano».

L’emergenza determinatasi secondo Italia Nostra e il C.A.P. richiama quindi all’attenzione dell’Anas, della Regione e degli Enti locali un problema del passato, semplicemente rimosso e per il quale è necessario riprendere, con visione sovracomunale, la programmazione delle soluzioni.
«Per il Comune di Silvi un tracciato è stato definito sulla carta e compare negli strumenti urbanistici, ma esso appare mal dimensionato dal punto di vista degli impatti ambientali ed economici. L’Amministrazione Comunale, pressata dai cittadini, giustamente indignati, ha approvato un progetto di fattibilità per una nuova soluzione, sempre limitata al suo territorio, che prospetta minori costi ed il recupero di alcune tratte esistenti. Appare tuttavia di immediata evidenza che il problema posto non possa risolversi a livello comunale perché il rischio implicito è semplicemente quello di spostare i disagi un po’ più in là; i flussi di traffico vanno valutati nei tratti precedenti quanto in quelli successivi al territorio comunale, garantendo un efficace scorrimento. Inoltre, il raccordo con l’attuale tracciato della SS.16, dove finisce la sua ultima, incompiuta variante, all’altezza del cimitero di Montesilvano resta una imprescindibile condizione di coerenza di scala territoriale. Quindi occorre richiamare gli Enti sovraordinati ad un impegno attivo in tal senso con il coinvolgimento dei Comuni interessati».

Le associazioni rilevano come il tracciato si muova in un contesto ambientale delicato, attraversa ambiti di paesaggio agrario di valore, sempre più raro in contesti urbanizzati, in considerazione dell’aggressione da esso subito nell’ambito costiero. «Si registrano infatti, oltre ad un pregevole tessuto colturale residuo, alcune presenze edilizie testimoniali da sottrarre al degrado che ne deriverebbe; anzi, da esse si dovrebbero prendere le mosse per una rivitalizzazione diffusa delle economie locali. Per questo occorre che il progetto sia inserito in un tracciato coerente ed unitario degli attraversamenti urbani adriatici e sottoposto ad una rigorosa valutazione di impatto ambientale e paesaggistico oltre le considerazioni meramente trasportistiche che, pure, dai riferimenti richiamati non possono prescindere».

Italia Nostra ed il Comitato Abruzzese del Paesaggio concludono ritenendo che il Comune di Silvi debba coordinarsi con atteggiamento unitario ai Comuni contermini impegnando Regione ed Anas ad una progettazione complessiva, «ambientalmente sostenibile, della viabilità di attraversamento dei centri urbani di cui la tratta comunale possa costituire uno stralcio; mettendo, inoltre, la difesa del versante collinare tra le priorità, quale elemento decisivo di naturalità del paesaggio adriatico».

 

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