lunedì , 25 Novembre 2024

Pescara – Cosenza 2-1, partita folle all’Adriatico

Pescara. Grazie ad un gol del subentrato Bocic in pieno recupero il Pescara supera di misura 2-1 il Cosenza in una gara nella quale, soprattutto nel secondo tempo, in particolar modo nel finale, è successo di tutto. La gara è stata in bilico fino all’ultimo con i biancazzurri che si sono imposti in rimonta, rischiando addirittura la sconfitta pochi minuti prima del vantaggio con un palo di Asencio (nel corso della ripresa i calabresi hanno centrato anche una traversa) e, poco prima del recupero, le speranze di vittoria sembravano vanificate quando Galano ha fallito un penalty. Il match, forse non dal tasso tecnico elevato, è stato ricco di episodi e combattuto, lo dimostrano i cinque gialli e i tre rossi con il Delfino che chiude in dieci contro nove. Il Cosenza si è dimostrato squadra tosta e caparbia, è stata dura per il Pescara.
Nel Pescara assenti gli indisponibili Busellato, Di Grazia, Kastanos, Campagnaro, Balzano, Tumminello, Marafini, Chochev e il nuovo acquisto Pucciarelli. Invece nel Cosenza out l’infortunato Machach.

La cronaca
Al 9’ Casasola appoggia per Kanoute che spara alto. Al 12’ Riviere riceve in verticale e con un diagonale fa la barba al palo. Al 26’ Sciandone dalla destra in mezzo per D’Orazio, Fiorillo blocca sulla linea di porta. Al 29’ Riviere riceve in verticale, sul più bello si ferma per un problema muscolare ed è costretto ad uscire, al suo posto entra Pierini. Al 46’ palla tesa in mezzo di D’Orazio, Pierini di testa manda di un soffio a lato. Poco dopo espulso per doppio giallo Palmiero dopo un fallo su Sciaudone.Al 48’ su una punizione battuta centralmente Pierini centra la traversa.
Nella ripresa al 1’ sugli sviluppi di un corner D’Orazio con un diagonale manda sul fondo. Al 4’ su un traversone di Casasola, Pierini impegna Fiorillo che blocca. Al 7’ Cosenza in vantaggio con un cross di Prezioso dalla destra per la testa di Asencio che insacca. Al 12’ anche il Cosenza rimane in dieci per l’espulsione di Sciandone dopo un brutto intervento su Galano. Sugli sviluppi della conseguente punizione doppia conclusione di Memushaj, Galano raccoglie la ribattuta e manda a lato. Al 24’ il pareggio del Pescara: traversone dalla sinistra di Crecco che trova pronto Zappa per la battuta vincente. Al 29’ biancazzurri vicini al raddoppio con Crecco che da pochi passi prende la parte esterna della rete. Al 40’ Kastanos dalla distanza manda sopra l’incrocio. Al 42’ Scognamiglio lancia in area Bocici che a tu per tu con Perina si fa ribattere la conclusione. Al 43’ rigore per il Pescara: Galano apre sulla destra per Memushaj che viene atterrato in area da Perina (che viene ammonito). Il penalty viene battuto da Galano, dopo una deviazione dell’estremo ospite la sfera termina sulla traversa. Al 40’ Asencio, su un’azione offensiva rossoblu, centra il palo. Al 49’ il Pescara passa in vantaggio con il subentrato Bocic che, su una ripartenza, riceve da Bettella, e solo in area la butta dentro. Al 51’ espulso Kanoute per somma di ammonizioni.

Le dichiarazioni dei due tecnici
Nicola Legrottaglie (allenatore Pescara): “Potevamo anche andare in vantaggio prima perché abbiamo avuto anche altre situazioni nel secondo tempo dove Bocic ha avuto due ripartenze importanti, non abbiamo sfruttato alcune situazioni. Ma, analizzando la partita, abbiamo iniziato bene i primi 10’ dove sembravamo quelli di sabato scorso, con la nostra identità. Ad un certo punto è successo qualcosa che mi ha fatto un po’ riflettere: appena loro hanno avuto la prima occasione da gol, che è andata fuori, ho visto la mia squadra che si è intimorita come se avesse perso delle certezze ed io ho capito che questa squadra aveva bisogno di riacquisire una forza interiore nella difficoltà. Ci siamo arenati, abbassati, non abbiamo più giocato una palla, buttavamo la palla lunga, non era quello che avevamo preparato, avevo chiesto altre cose, quindi avevo visto la squadra un po’ intimorita. Nel nostro momento di difficoltà si è aggiunta anche l’inferiorità numerica e alla fine del primo tempo hanno preso la traversa e lì avevamo bisogno di allenare la caratteristica di soffrire, di non essere timorosi, di continuare a sviluppare la nostra identità. Le partite non si vincono sempre dominando com’è successo sabato scorso, ma la nostra identità passa anche da queste situazioni che poi ci permetteranno ancora di formare la nostra identità che vogliamo. La prendo come una grande prova ed occasione per allenare quello che ci serviva ed i ragazzi sono stati bravissimi. Abbiamo rischiato, oggi il Cosenza ha fatto una bella partita, vedendola dal vivo è una squadra tosta, credo che avanzerà in classifica se continuano così. Ci hanno messi in difficoltà, sono stati bravi, ma nel secondo tempo abbiamo trovato le soluzioni per metterli in difficoltà: abbiamo fatto due gol, abbiamo avuto altre tre ripartenze importanti, altre tre occasioni per poter far gol. Alla fine è stata una bellissima partita, mi sono emozionato, abbiamo sofferto, ma alla fine io preferisco finirle così le partite che in altre condizioni. Le emozioni me le tengo, voglio viverle, spero che anche chi ha pagato il biglietto stasera possa andare a casa dicendo ‘io c’ero’. Le partite preferisco rischiarmele davanti anziché dietro, poi si vedrà nel tempo come il vestito può diventare migliore per questa squadra. A oggi vorrei vedere questo tipo di atteggiamento, questo spirito da parte di tutti, ma a volte non si riesce, l’idea è quella ma poi dobbiamo gestire le varie situazioni come quelle di stasera che capiteranno di nuovo con squadre che la mettono su un altro piano rispetto al tuo, quindi bisogna cambiare vestito. Io non sono integralista, ci sono varie situazioni ed il calcio evoluto per me sono i giocatori che si adeguano alle varie situazioni che si presentano in campo. Ho avuto un’importante risposta dall’ambiente, Pescara è come me la ricordo quando ho esordito con la Nazionale in Italia – Turchia, c’era questo clima bello, di festa, gioioso, anche se oggi è successo nel secondo tempo. Non è un caso che la squadra è tornata ad attaccare quando intorno allo stadio c’era questa spinta, ho sentito i miei giocatori che erano spinti dall’ambiente. Quando si è in campo penso che debba essere così il calcio, poi si può criticare, si può fischiare, però credo che lo spirito debba essere questo, quindi è stata una bellissima esperienza stasera. A fine primo tempo ai ragazzi ho detto ‘questa partita noi la vinciamo’, bravi i giocatori che vanno in campo, io do solo delle indicazioni”.
Piero Braglia (allenatore Cosenza): “Definire questa partita rocambolesca è dir poco. Abbiamo fatto secondo me una bella partita che abbiamo buttato via per la nostra superficialità, non si può prendere un gol in contropiede dopo aver creato sei, sette palle gol, abbiamo preso due pali. Perciò non ce la possiamo prendere con nessuno, non mi è piaciuto il metro di giudizio dell’arbitro, non si può mandare via un giocatore per una scivolata. Di Palmiero nemmeno parlo perché probabilmente il primo giallo nemmeno c’era, però per me condizionare le gare non va bene perché se hai sbagliato una volta non puoi sbagliare due volte. Mi dispiace per la squadra perché per me ha fatto una grande partita, non è la prima volta quest’anno, ma in questa stagione gira tutto al contrario e bisogna prenderne atto. Oggi ci hanno penalizzato, però nel campionato questo succede un po’ troppo spesso e mi dispiace”.

Fiorillo, Bettella, Drudi, Scognamiglio, Zappa, Memushaj, Palmiero, Melegoni (1’ st Crecco), Del Grosso (20’ st Del Grosso), Galano, Maniero (39’ st Bocic) A disposizione: Alastra, Bruno, Elizalde, Clemenza, Pavone, Mane, Marafini, Borrelli, Masciangelo Allenatore: Legrottaglie
Cosenza (3-5-2): Perina, Idda, Monaco, Capela, Casasola, Prezioso (32’ st Broh), Kanoute, Sciandone, D’Orazio (25’ st Lazaar), Asencio, Riviere (31’ st Pierini) A disposizione: Saracco, Corsi, Carretta, Bahlouli, Schiavi, Bittante, Baez Allenatore: Braglia
Arbitro: Rapuano (sezione di Rimini)
Assistenti: Mokhtar (sezione di Lecco) e Tardino (sezione di Milano)
IV Uomo: Dionisi (sezione de L’Aquila)
Marcatori: 7’ st Asencio, 24’ st Zappa, 49’ st Bocic
Ammoniti: Drudi, Scognamiglio, Bocic (P) Prezioso, Perina (C)
Espulsi: Palmiero (P) Sciandone, Kanoute (C)
Note: recupero 3’ pt 7’ st, angoli 7-4 per il Pescara, spettatori 5.867 (2.353 paganti + 3.514 abbonati) per un incasso di 35.419 euro (13.912 euro quota paganti + 21.507 euro rateo abbonati)

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