Pescara – Torneranno a splendere i colori della Porta del Mare: il progetto è stato già recuperato nella vasta mole di documentazione che il Maestro Franco Summa ha lasciato nel suo studio, già catalogata e organizzata. Ne ha dato notizia l’architetto Lucio Zazzara, che all’artista è stato vicino fino all’ultimo giorno di vita e di attività.
Proprio Zazzara, nel corso della riunione della Commissione cultura del Comune di Pescara presieduta da Manuela Peschi, ha ricordato i momenti salienti della vita e delle opere di Franco Summa, artista eclettico e innovativo, di forte impegno civile “studioso che per quanto riguarda il colore non ha pari nell’arte contemporanea”. Quelle di Summa sono state scelte sempre vicine all’ambiente e la sua opera più discussa resta ancora proprio la Porta del Mare: “Di quell’opera fu un elemento determinante Carlo Lizza – ricorda ancora Zazzara – durò quaranta giorni, ma solo a causa di una polemica all’interno del palazzo del tutto strumentale. Già allora non fu sfruttata la filiera di imprese che si dichiararono disposte a collaborare per una nuova installazione, che Franco Summa ha sempre atteso”.
“Resta solo da stabilire il luogo in cui farla rinascere – sottolinea la presidente della Commissione Cultura Manuela Peschi – il Sindaco Carlo Masci ha già incontrato la Fondazione Summa per avviare un’interlocuzione concreta a cui anche noi come commissione parteciperemo, grazie anche ai rapporti storici che il consigliere comunale Ivo Petrelli ha avuto proprio con il maestro Summa, in raccordo con l’assessore alla cultura Paoni Saccone. Si valuterà anche per l’allestimento di una mostra retrospettiva dell’ampia produzione di un artista che si è impegnato molto per la nostra città. Lo dimostrano la splendida Torre dei Venti e il progetto complessivo che ha realizzato per piazza Caduti del Mare. Tutte queste energie non andranno disperse, dobbiamo soltanto canalizzarle in un coerente progetto culturale: come ha più volte ribadito il professor Zazzara, Franco Summa ha lasciato un patrimonio ordinato, catalogato ed è già in corso la procedura di vincolo per la sua casa-studio. E’ già pienamente operativa anche la sua Fondazione. Unendo tutte queste forze sono sicura che riusciremo a custodire, mantenere viva e valorizzare l’opera di un uomo che, nel corso della sua vita, ha avuto interazioni importanti con i maggiori artisti italiani e stranieri, con i critici, lasciando un’impronta profonda in tutti gli operatori e i fruitori dell’arte”.
Sarà ora l’amministrazione a decidere dove sarà possibile ricollocare la Porta del Mare anche alla luce delle mutate condizioni dell’urbanistica cittadina.
Maurizio Acerbo 'La Porta del Mare in Piazza 1° Maggio'