«Poi se proprio vogliamo dirla tutta, era il 17 luglio 2012 quando la proposta di abolire il gettone di presenza per i membri del cda dell’Azienda speciale per i servizi sociali del Comune di Montesilvano, targata D’Alonzo/Vaccaro, fu avanzata ed accolta positivamente dal mondo politico, sindacale e dai cittadini. -continua D’Alonzo- Due giorni dopo il 19 luglio 2012, la proposta fu presentata in commissione Statuto e Regolamenti, dal consigliere, Enea D’Alonzo ed approvata all’unanimità da tutte le forze politiche.
Dopo la pioggia di polemiche che seguì le nomine dei membri del cda, il provvedimento aveva messo d’accordo maggioranza e opposizione. In quei giorni (luglio 2012) l’attuale consigliere di Abruzzo Civico, si esprimeva così: “Credo che in un periodo di ristrettezze economiche come questo, abolire i gettoni di presenza possa rappresentare un messaggio forte da dare alla popolazione”, infatti più di qualcuno defini’ la proposta come il primo vero atto concreto di discontinuità con il passato della politica montesilvanese».
D’Alonzo ricorda poi come l’allora PDL si rilasciava queste dichiarazioni: Fino a quando la maggioranza lavorerà in questa direzione, saremo ben lieti di fornire il nostro appoggio. poi il cosigliere conclude: «Abruzzo civico che mi onoro di rappresentare in Consiglio Comunale, con responsabilità ed umiltà, rinuncia, ieri come oggi, ad un posto nel cda dell’Ente strumentale, pur avendo all’interno delle proprie fila, almeno 4 ex consiglieri comunali che si sono distinti nella precedente Amministrazione ed altre valide figure, con la speranza che il Sindaco Maragno adotterà scelte ponderate e di indubbia qualità morale e professionale.
Sembra strano però che sull’argomento in questione l’onnisciente e presenzialista segretario cittadino del PD non abbia espresso la propria opinione, forse perché ancora brucia la lite aperta proprio dal partito democratico per azzerare il primo CDA del 2012 e culminata con la nomina del primo dei non eletti Seconi Mirko e la candidatura nelle proprie fila, dell’ultimo presidente nominato, nello scorso 2014».
In realtà il PD cittadino si era già espresso sull’argomento, con una nota stampa già più di dieci giorni fa (clicca qui per leggere l’articolo).