Pescara – Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 17,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, si terrà una Lectio Magistralis di Jacques Attalì. All’evento, patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Pescara, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dal Comune di Pescara parteciperanno :Marco Presutti, Presidente di Europa Prossima, Luciano D’Amico, Rettore emerito dell’Università di Teramo, Francesca Caroccia, Docente Università dell’Aquila, Luciano D’Alfonso, Senatore della Repubblica, Massimiliano Balloriani, Magistrato TAR Pescara e Oberdan Forlenza, Consigliere di Stato. Sarà presente Giampiero Massolo, Presidente di Fincantieri. Modera l’incontro Augusta Consorti, Pro Rettore dell’Università Chieti Pescara.
L’incontro è organizzato dal Senatore Luciano D’Alfonso che in una nota stampa spiega, “Il 31 gennaio Pescara si fa grande accogliendo uno dei più grandi pensatori dell’Europa migliore, che si mette in cammino grazie alla forza irripetibile delle idee.Discuteremo per la prima volta in Italia, idoneamente, di Cittadinanza europea, ponendoci queste domande: Cosa è? Dove si prevede “statutariamente”?Cosa aggiunge rispetto a quella nazionale? Diritti e doveri della cittadinanza europea come si combinano? Si può ingrandire la capienza dei diritti e quella dei doveri? “Aumentare” la Cittadinanza europea aiuterebbe il cammino esigente degli Stati Uniti d’Europa?
Gli chiederemo cosa pensa delle Città, quanto cambieranno nei prossimi 20 anni e che rapporto ci ritroveremo tra la bellezza dei piccoli comuni delle terre alte (non solo italiane) e le grandissime città delle terre piane europee. La Città è nata per rispondere ad esigenze di protezione e di incontri di interessi, ma è in profondissimo cambiamento, a causa della tecnica e dei pericolosi conflitti che si depositano nelle sue periferie superate.
Chiederemo cosa diventeranno le città con il superamento definitivo dei confini urbani anche per merito della digitalizzazione e della realtà virtuale…
Sarà un volenteroso combattimento di idee, – conclude il Senatore – consapevoli che non tutta conoscenza deve derivare solo dalla esperienza accaduta, ma possiamo e dobbiamo scommettere sulla qualità delle idee e del pensiero che elaborano, vedono lontano, e anticipano.”
Chi è Jacques Attalì?
Jacques Attali (Algeri, 1º novembre 1943) è un economista, saggista e banchiere francese. Figlio di un agiato commerciante di religione ebraica, ha vissuto ad Algeri fino al trasferimento della sua famiglia a Parigi nel 1956. Compie studi brillanti e prestigiosi: liceo Janson-de-Sailly (ha tra i compagni di corso Laurent Fabius e Jean-Louis Bianco, futuro direttore di gabinetto di François Mitterrand), École polytechnique, dottorato in scienze economiche, laurea in ingegneria all’École des mines, all’Institut d’études politiques (Sciences-Po) e specializzazione all’École nationale d’administration (Ena) di cui è terzo classificato nel 1970 insieme a Philippe Séguin e Louis Schweitzer. Nel 1968, svolge il suo stage dell’École nationale d’administration nel dipartimento della Nièvre, all’epoca presiduto da François Mitterrand. Ma la collaborazione con il futuro presidente della Repubblica incomincerà nel 1973, in prossimità delle elezioni presidenziali del 1974, e si farà più intensa nel 1981. Il compito principale di Attali è di formare Mitterrand sulle materie economiche, che rappresentano il suo punto debole di fronte all’avversario Valéry Giscard d’Estaing. Nel 1970 entra al Consiglio di Stato come uditore. Incomincia l’intensa attività pubblicistica (con uno dei suoi primi libri otterrà un premio dell’Accademia delle Scienze), che al 2008 annovera una cinquantina di opere di argomento diverso, compresi dei libri per l’infanzia. È professore di economia all’università di Parigi-Dauphine, all’École polytechnique e all’École des Ponts et Chaussées. Nel 1979 partecipa alla fondazione dell’organizzazione Action internationale contre la faim, attuale Action contre la faim (ACF). “Eminenza grigia” di Mitterrand Una volta eletto presidente della Repubblica, il 10 maggio 1981 Mitterrand nomina Attali suo “consigliere speciale”. Oltre a seguire in prima persona l’attività del presidente della Repubblica, prendendo meticolosamente nota degli eventi, il suo compito principale consiste nella preparazione dei vertici internazionali. Il resoconto di dieci anni di collaborazione è contenuto nei Verbatim pubblicati a partire dal 1994, vero e proprio diario giorno per giorno dell’Eliseo. Banchiere internazionale Resta all’Eliseo fino al 1991, quando è nominato presidente della londinese Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l’istituzione finanziaria istituita su iniziativa dello stesso Attali dai governi occidentali per accompagnare i paesi dell’Europa centrale e dell’ex Unione Sovietica nella transizione verso un sistema economico di libero mercato. Resta in carica fino al 1994. Nel 1994 ha creato lo studio Attali & Associés (A&A), destinato a fornire consulenze in materia di strategia, ingegneria finanziaria e fusione-acquisizione di grossi gruppi economici. Nel 1998 Attali ha fondato l’associazione no profit PlaNet Finance presente in 60 paesi che finanzia, consiglia e forma 10 000 società di microfinanza. La commissione Attali È presidente della “Commissione per la liberazione della crescita” nominata dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy il 30 giugno 2007. È probabile che il nome di Attali sia stato suggerito a Sarkozy dal suo ex compagno di corso all’Ena Philippe Séguin, destinato in un primo momento a tale incarico. La commissione è composta da 42 membri fra loro eterogenei per formazione, esperienza professionale e convinzioni politiche. Fra di essi vi sono economisti, analisti, storici, demografi, politici, imprenditori, dirigenti pubblici, giornalisti, ma anche scrittori e medici. Fra i componenti anche membri stranieri, tra cui gli italiani Franco Bassanini e Mario Monti. La commissione ha concluso i suoi lavori il 23 gennaio 2008 con la presentazione di un Rapporto finale comprendente 316 proposte formulate consensualmente dai componenti il collegio. ( tratto da Wikipedia)