venerdì , 22 Novembre 2024

L’Università della Terza Età ricorda il terremoto della Marsica

“Alle 7.52 del 13 gennaio del 1915 la terra tremò così violentemente da radere al suolo i 40 comuni della Marsica. Morirono 30mila persone e il terremoto fu avvertito in tutta Europa. Ricordare oggi, a distanza di 100 anni, quei tragici momenti, davanti a tutti questi ragazzi è un obbligo da parte nostra perché è importante che le nuove generazioni sappiano la storia del territorio in cui vivono”. È così che ha esordito il professor Giavanbattista Pitone, presidente del comitato Organizzazione Centenario del terremoto della Marsica, davanti alle due classi quarte del Liceo Scientifico D’Ascanio di Montesilvano. All’incontro, organizzato dall’Università Popolare della Terza Età di Montesilvano e dal Liceo, hanno preso parte Arduino Cofini, segretario generale pensionati Cisl, la preside del Liceo Corradino D’Ascanio, Natalina Ciacio e Giuseppe Tini, presidente dell’Università Popolare della Terza Età. L’appuntamento si è svolto stamane, venerdì 16 gennaio, presso l’Aula Magna dell’Istituto scolastico.
“Avezzano – ha continuato il professor Pitone – è stata sicuramente la città più colpita: all’epoca era un paese di 13mila abitanti e la mattina del 13 gennaio il terremoto distrusse la vita di ben 11mila e 500 persone. Gli aiuti arrivarono quasi subito, ma le avverse condizioni meteo resero quasi impossibile scavare tra le macerie per cercare i corpi. Nonostante gli avvenimenti storici che seguirono (la prima guerra mondiale e la Spagnola, l’influenza che uccise altre migliaia di vite). Gli avezzanesi trovarono la forza e la volontà di ricostruire la propria città, grazie anche all’aiuto di moltissime persone che provenivano da tutta Italia, i cui discendenti abitano ancora oggi ad Avezzano. Proprio per ricordare questa terribile tragedia e per rendere omaggio alle vittime, abbiamo organizzato, per tutto il 2015, convegni scientifici, dibattiti, rappresentazioni teatrali”.
“Anche nella provincia di Pescara – ha affermato il presidente dell’Università Popolare della Terza Età Giuseppe Tini – il terremoto fece i suoi danni: Salle fu completamente rasa al suolo e mai più ricostruita. Il nuovo paese oggi sorge a circa due chilometri dall’abitato originario dove rimane solo il castello, restaurato in seguito. Per noi è molto importante ricordare la storia della nostra regione e ancor più importante poterla condividere con i giovani. La collaborazione con il Liceo Scientifico ha proprio il fine di avvicinare due generazioni attraverso la memoria di avvenimenti che hanno creato il territorio in cui viviamo e dove ben presto i ragazzi di oggi, vivranno da protagonisti”.
“Grazie a Tini e all’Università Popolare della Terza Età – ha aggiunto la preside del Liceo Scientifico Natalina Ciacio – i ragazzi stanno conoscendo e approfondendo aspetti storici molto interessanti che non si trovano sui libri scolastici. Attraverso testimonianze, racconti, filmati, stanno facendo un percorso didattico davvero entusiasmante”.
Nel pomeriggio odierno il professor Giavanbattista Pitone e Arduino Cofini saranno ospiti presso la sala Polifunzionale di Palazzo Baldoni, per raccontare il terremoto della Marsica anche agli iscritti dell’Università Popolare della Terza Età.
“Il prossimo 28 gennaio – ha poi concluso Tini – visiteremo i luoghi della memoria nella Marsica, il palazzo Torlonia e il nevaio adiacente, una sorta di frigorifero dove venivano conservati gli alimenti”.

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