lunedì , 25 Novembre 2024

Azienda Speciale. PD:Non ci prestiamo al balletto delle poltrone

“Nonostante la nostra mozione consiliare – scrivono la segretaria PD Romina Di Costanzo e i consiglieri Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio – di richiesta di una revisione del sistema dell’Azienda speciale, in linea con una tendenza generale di adeguamento alla spending review, non constatiamo al momento alcun segnale forte in merito, a fronte del più volte annunciato dissesto finanziario dell’ente, se non la richiesta di un nominativo di minoranza per la ricomposizione dell’organismo di rappresentanza dell’Azienda. Ovviamente il Partito Democratico per la sua storia, le sue tradizioni e per quello che rappresenta e ha rappresentato a livello nazionale, regionale e locale dispone di un ampio bacino di risorse umane da cui attingere a garanzia dell’ente, a cominciare dal presidente uscente oltre che da un numero elevato di professionalità e competenze del settore; tuttavia il tema è ben altro”.

“La nostra riflessione – ricordano gli esponenti PD -, a suo tempo, verteva sulla possibilità di nomina di un amministratore unico, ritenuto inammissibile in Consiglio Comunale dal Sindaco per Statuto, o alternativamente di riduzione del consiglio di amministrazione a non più di tre membri, come previsto da Statuto.
Tuttavia ci viene da stigmatizzare il comportamento dell’attuale amministrazione che, in netta controtendenza con la normativa nazionale degli ultimi anni, volta alla semplificazione, efficientamento e contenimento dei costi, a fronte di una più volte annunciata razionalizzazione delle spese e del sempre crescente sacrificio richiesto ai singoli contribuenti (a partire dall’ultimo salasso della Tari), adotta manovre strumentali che ci inducono a dar credito alle voci che si rincorrono negli ambienti politici secondo le quali si tratterebbe di un riconoscimento al sostegno velato da qualche tempo a questa parte alla maggioranza”.

“Siamo in attesa di conoscere – continuano – con quali numeri e quale maggioranza questo governo si appresti a nominare consigli di amministrazione di enti strumentali. Coerentemente alla mozione presentata dunque riteniamo che non si debba fornire alcun nominativo in merito perché riteniamo percorribili soluzioni di razionalizzazione. In assenza di questi importanti segnali per la città, è chiara la volontà dell’Amministrazione da una parte di decantare risparmi e dall’altra di continuare con la solita politica di palazzo da cui ha preso le distanze solo a parole”.

In ultimo non risparmiano una frecciatina ai pentastellati dichiarando “ci fa sorridere l’acerba presunzione con la quale alcuni, proclamandosi controllori e naturalmente disinteressati alle poltrone, a fronte di un compenso di poche centinaia di euro, connotano un atteggiamento di morbida accondiscendenza nel mantenere in piedi una maggioranza inesistente ad un’opposizione matura e costruttiva non attaccati ad interessi di parte, ben diverso dall’ostruzionismo tout court riservato alla precedente amministrazione, anche su questo tema.
Meno male che anche questo oramai è fin troppo chiaro alla città”.

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