“Oggi abbiamo vissuto un evento epocale – commenta Pettinari – perché per la prima volta i cittadini entrano, senza paura, nel Ferro di Cavallo, la piazza di spaccio e di criminalità più pericolosa d’Abruzzo. Lo abbiamo fatto per ribadire a gran voce la nostra lotta serrata ai malviventi e per supportare la Donna Coraggio alla quale, dopo aver denunciato i soprusi che qui è costretta a vivere ogni giorno, è stata bruciata l’automobile. Abbiamo fatto partire una raccolta fondi al suo IBAN per consentirle di acquistarne una nuova e aiutarla in un momento di grandissima difficoltà”.
“In una situazione di così grande precarietà, in cui l’illegalità la fa da padrone, è gravissimo che la maggioranza di centro destra in Consiglio regionale in Abruzzo abbia fatto un’operazione vergognosa approvando quella che è, di fatto, una sanatoria per gli abusivi. Intanto continuano a proporre azioni spot, con gli sfrattati dalle case popolari che spesso nel giro poche ore riprendono possesso degli appartamenti, vista l’assenza di una contestuale nuova assegnazione. Clamoroso il caso di una famiglia, rientrata in una casa in cui non ha il diritto di abitare, per ben cinque volte dopo altrettanti sfratti”.
“È urgente intervenire in modo serio e concreto, con gli strumenti che la Lega e tutto il centro destra, sia in Comune che in Regione, hanno a disposizione. Innanzitutto la Signora deve essere spostata con urgenza. Per lei vivere ancora a Rancitelli è troppo pericoloso e le va trovata nuova sistemazione subito. Dopodiché devono agire installando telecamere per monitorare cosa accada in questa zona di illegalità e spaccio, e attivare un presidio fisso di polizia 24 ore al giorno per contrastare i mercanti di morte che qui agiscono. È ciò che chiediamo noi e i cittadini onesti che qui vivono e che hanno il diritto di essere protetti dallo Stato”.
“Ora il governo di Regione Abruzzo e il Comune di Pescara si attivino e intervengano realmente mettendoci la faccia. La sicurezza dei cittadini arriva prima di tutto, noi non li abbandoneremo e continueremo a combattere al loro fianco”, conclude.