Un’infrastruttura da record per tecnologia e innovazione,
strategica per la sicurezza e l’efficienza dei due sistemi elettrici
e l’integrazione delle fonti rinnovabili
Pescara – Un ‘ponte elettrico’ completamente ‘invisibile’ perché sottomarino e interrato per la parte terrestre, che si snoda per 445 km tra le stazioni elettriche di Cepagatti, in provincia di Pescara, e Lastva, nel comune di Kotor: un’eccellenza ingegneristica a livello internazionale per innovazione e tecnologia. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha inaugurato oggi – alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e del Presidente del Montenegro, Milo Đukanović – il nuovo elettrodotto da record che connette l’Italia con il Montenegro.
L’infrastruttura in corrente continua, che in linea con le tempistiche pianificate entrerà in esercizio entro la fine dell’anno, consentirà ai due Paesi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sarà realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. L’importo complessivo del progetto è stimato in circa 1,1 miliardi di euro.
L’opera inaugurata oggi rappresenta il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna: 423 km sono posati sotto le acque dell’Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri, a cui si aggiungono 22 km di cavo interrato, 16 in Italia (dall’approdo costiero fino alla stazione di Cepagatti) e 6 in Montenegro (da Budva alla stazione di Kotor). Le stazioni elettriche di Cepagatti e Kotor rappresentano un esempio di eccellenza tecnologica dell’ingegneria civile ed elettrica e al vertice mondiale per le soluzioni nel campo dell’elettrotecnica, con la particolarità di avere il convertitore di elettricità più potente mai realizzato da Terna. L’elettrodotto è il risultato del lavoro di anni di tecnici e professionisti altamente qualificati e specializzati: ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012. I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017. Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricità permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell’area balcanica.
L’interconnessione Italia-Montenegro, frutto di una solida cooperazione bilaterale in ambito energetico sancita dai due accordi intergovernativi firmati tra i Paesi nel 2007 e nel 2010, è considerata di rilevanza strategica per l’integrazione dei mercati elettrici a livello continentale. L’infrastruttura è stata, infatti, inserita tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) dalla Commissione Europea, che nel 2008 ne ha co-finanziato gli studi di fattibilità nel quadro del programma di supporto alle infrastrutture elettriche prioritarie Trans-European Network (TEN) con la banca europea EBRD (European Bank for Reconstruction and Development) che ne ha finanziato l’analisi costi-benefici lato montenegrino.
Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l’estero gestite da Terna e consente all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. Per il Montenegro e per la regione balcanica si tratta della prima interconnessione in corrente continua e rappresenta un contributo al rafforzamento dell’indipendenza energetica del Paese e dell’intera area. Questa infrastruttura strategica è un’opportunità di sviluppo economico del Montenegro: consentirà, infatti, di ultimare il piano di rinforzo e ammodernamento della rete di trasmissione nazionale e far fronte alla domanda elettrica prevista in aumento del 2% annuo, nonché incrementare e migliorare i livelli di sicurezza e affidabilità delle forniture per gli utenti. Il Montenegro – connettendosi alle reti elettriche di Bosnia, Serbia, Kosovo, Albania e, tramite la Serbia, a Bulgaria e Romania, oltre a quella dell’Italia e quindi dell’UE – potrà così svolgere il ruolo di piattaforma di scambio dell’elettricità tra paesi dell’est e quelli dell’ovest.
“Sono molto orgoglioso di inaugurare questa importante e innovativa infrastruttura, che costituisce uno snodo fondamentale per l’Unione Energetica Europea e cruciale per l’integrazione dell’intera area balcanica nell’Unione Europea, attraverso l’Italia. L’opera costituisce il volano di sviluppo per una serie di opportunità relative alla sicurezza dei sistemi energetici interconnessi e la gestione dei flussi sulla rete elettrica ed è necessaria per la crescita di un mercato elettrico integrato affidabile, efficiente e sostenibile. La gestione ottimale delle risorse deve essere, infatti, coordinata e sinergica fra i vari Paesi, specialmente fra quelli limitrofi” ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris.
TERNA IN ABRUZZO
Sviluppo: 159 milioni di euro verranno destinati nell’arco di piano alla realizzazione dell’elettrodotto 380 kV Foggia – Villanova, che costituirà il raddoppio della dorsale medio adriatica, riducendo le congestioni di rete da Sud a Nord e a livello locale, che limitano la produzione degli impianti da fonte rinnovabile; la realizzazione della nuova stazione elettrica 150 kV di Celano che garantirà sicurezza ed efficienza alla rete elettrica locale; il riassetto della rete elettrica Teramo – Pescara con la realizzazione di una nuova linea 132 kV nella stazione elettrica di Teramo; la realizzazione delle linee 150 kV Pettino Torrione e Torrione – Bazzano per gestire i flussi di energia rinnovabile prodotta nell’area.
Sicurezza: 113 milioni di euro verranno destinati a interventi di rinnovo degli asset esistenti, all’implementazione dell’attività di mitigazione del rischio neve, grazie al montaggio dei dispositivi antirotazionali contro la formazione dei manicotti di ghiaccio e all’installazione di compensatori sincroni presso la stazione elettrica di Villanova che garantirà maggior sicurezza e stabilità al sistema elettrico della regione.
Indotto: La realizzazione delle infrastrutture impiegherà 63 imprese e 282 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno circa 30 fra professionisti e studi tecnici. Significativa, inoltre, la ricaduta per attività ricettive, di ristorazione e di servizi presenti nei territori interessati dai cantieri.
Sostenibilità: gli interventi di sviluppo previsti nell’arco di Piano Strategico, prevedono la realizzazione di oltre 30 Km di linee in cavo interrato, migliorando così la sostenibilità della Regione Abruzzo.
Territorio: 2 sedi (Cepagatti e L’Aquila) e 56 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale. Il progetto Italia – Montenegro è il frutto della progettazione partecipata con il territorio, con oltre 200 incontri avvenuti con le Istituzioni e le Comunità locali. Rete: Terna gestisce 2.119 km di linee elettriche in alta e altissima tensione e 22 stazioni elettriche.
MARSILIO, ABRUZZO PONTE STRATEGICO CON BALCANI
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha partecipato oggi alla cerimonia di inaugurazione del primo ‘ponte elettrico’ tra l’Europa e i Balcani.
«E’ una delle grandi infrastrutture strategiche del nostro Paese – ha esordito il presidente Marco Marsilio – oltre all’importanza intrinseca, quest’opera consente infatti di mettere in sicurezza la fornitura di energia elettrica per il sistema nazionale, per noi è un simbolo: dimostra la posizione strategica dell’Abruzzo nell’area dei Balcani. E in questo contesto dobbiamo valorizzare la nostra collocazione territoriale anche per altri settori – ha osservato Marsilio -. E’ un tema che sollevo sempre nei confronti del Governo e delle Istituzione europee che per decenni hanno tenuto ai margini la nostra regione, mentre l’Abruzzo rappresenta il ponte e la piattaforma naturale di relazioni con l’Est Europa, in particolare con l’area dei Balcani, area che si sta avvicinando all’Unione Europea. Intensificare i rapporti commerciali, culturali ed economici con queste regioni – ha concluso Marsilio – significa trasformare l’Abruzzo in uno snodo principale e strategico per rafforzare le relazioni con i Balcani». L’opera inaugurata oggi a Cepagatti rappresenta il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna.