Questi i soci, Commercredito, Cooperative
Artigiane di Garanzia di Pescara e Provincia, Coop Credito Abruzzo, Fidimpresa, Fincredit,
Mutualcredito e La Sicuranza – decise a far valere la propria “forza d’urto†nei confronti di un
sistema bancario sempre più avaro di finanziamenti alle imprese, e dialogare con le istituzioni –
Regione in testa – per assicurare politiche di sostegno alle attività produttive.
La nuova realtà, sostenuta da alcune delle più rappresentative associazioni d’impresa regionali,
come Cna Abruzzo, Confartigianato Pescara, Confesercenti Abruzzo, Unione Industriali di Chieti/
Pescara e Upa Claai), è stata presentata a Pescara questa mattina nel corso di una conferenza stampa
cui ha preso parte il vice presidente della Regione, con delega alle Attività produttive, Giovanni
Lolli.
Illustrando il programma, il neo presidente di Rete Confidi Abruzzo, Adriano Lunelli, oltre a
sottolineare i dati che ne certificano ulteriormente la consistenza (30 sedi disseminate in tutto
l’Abruzzo, 67 dipendenti, un patrimonio netto che supera i 55 milioni di euro, garanzie complessive
prestate nel anni che superano i 282 milioni di euro) ha sottolineato gli ulteriori obiettivi del
Contratto: rafforzare il ruolo delle strutture di garanzia nei confronti delle banche, migliorandone
la capacità negoziale nei loro confronti ed aumentando i benefici per le imprese socie; individuare
risorse nazionali e comunitarie da intercettare per il sostegno alle attività di garanzia; partecipare
a gare per l’accesso a fondi pubblici; sensibilizzare le istituzioni per una gestione coordinata delle
attività.
Proprio su quest’ultimo tema si è soffermato, nel suo intervento, il vicepresidente della
Regione: «Lavoreremo insieme per accrescere la trasparenza nel rapporto tra banche e imprese,
e quanto alle risorse – ha affermato Lolli – ci sentiamo impegnati a confermare e accrescere gli
impegni a favore dei confidi assunti sulle principali partire legate ai programmi comunitari “Por-
Fesr†e “Fasâ€.
In ogni caso, garantiremo un processo condiviso, perché obiettivo comune di
Regione, associazioni d’impresa e confidi, è il rilancio del nostro sistema produttivo».