La preparazione di questi dolci ha rappresentato un momento di “condivisione†delle varie e molteplici attività
svolte per classi parallele.
L’intero percorso didattico ha visto diversi step spiegano gli insegnanti. «Gli alunni delle classi prime sono stati impegnati nella manipolazione e conoscenza della farina e dei suoi
derivati, mentre quelli delle seconde e terze si sono visti protagonisti in uscite sul territorio dove hanno seguito la raccolta dell’uva
e la preparazione di marmellata e vino.
I più grandicelli quelli delle quarte sono stati impegnati in uscite sul territorio dove anno imparato come si fa la raccolta e come avviene la spremitura
delle olive, Infine gli alunni delle classi quinte, dopo una visita al pastificio locale, hanno realizzato un percorso
didattico di conoscenza della filiera di produzione della pasta per arrivare all’elaborazione di
manifesti pubblicitari corredati di spot e “marchi†del prodotto-pasta».
Tutti dopo i mini stageieri nel rientro pomeridiano, hanno impastato acqua, farina, zucchero, uova, hanno amalgamato
marmellata, frutta secca e vino cotto, hanno realizzato i “cacionetti†nella loro caratteristica forma e infine li
hanno… “frittiâ€.
Gli alunni di quinta, mentre osservavano per documentare quanto avveniva, hanno “gustato†e “assaporatoâ€
già con gli occhi, sono stati inebriati dagli odori e… con l’acquolina in bocca hanno redatto questo resoconto – articolo.
Sicuramente:
è stato strano vedere a scuola tutti gli ingredienti e gli utensili che di solito si vedono a casa ,
soprattutto delle nonne;
è stato buffo vedere le maestre impastare con i cappellini di Babbo Natale, in particolare la maestra
che si è autonominata CHEF;
è stato “bello†veder collaborare grandi e piccoli insieme.
BUONE FESTE!!
…e buone feste anche a voi piccoli gourmet pianellesi, da tutta la redazione un pò invidiosa di non aver potuto gustare le vostre appetitose creazioni!