venerdì , 22 Novembre 2024
Il delfino del monumento al marinaio vandalizzato guizza in una fontana secca oramai da tempo

Parco Guy Moll a Montesilvano: Di Costanzo (PD) “lontani anni luce dalle norme di sicurezza”

«Apprendo con piacere della riqualificazione di alcuni parchi della nostra città, –scrive la consigliera PD– tuttavia vorrei sottolineare che la situazione resta ancora molto critica e pericolosa in altri, specie in quelli meno centrali, che invece avrebbero bisogno di maggiore attenzione, perché costituiscono per i quartieri periferici gli unici spazi verdi in cui i genitori possono portare i propri figli a trascorrere del tempo all’aria aperta in tranquillità. Purtroppo però non sempre l’idea di accompagnarli al parco è sinonimo di un’uscita in sicurezza.

Mi riferisco, per esempio, al Parco Guy Moll, che costituisce una delle poche aree di ritrovo in cui poter far giocare liberamente i propri bambini, in virtù della pericolosità stradale della Via Vestina, spesso teatro di incidenti e tragedie umane».

Di Costanzo spiega come su sollecitazione dei fruitori del parco, abbia potuto verificare con un sopralluogo, lo stato di degrado del giardino, un’area molto frequentata da famiglie, anziani e bambini.

SICUREZZA A RISCHIO

«Tranne per un’altalena, uno scivolo e due dondoli a molle, non offre altri divertimenti ai suoi piccoli frequentatori, che trovano maggiore soddisfazione esplorando ciò che offre l’area del parco, scarsamente manutenuta.
C’è la cassetta della corrente elettrica aperta, così come la casetta di contenimento del contatore dell’acqua (che può diventare luogo per il nascondino), un pozzetto con dei cavi completamente scoperto, il passamano del ponticello rimosso (pronto per il lancio) e quello che doveva essere uno stagno, alimentato da un piccolo torrente decorativo (da anni asciutto, come la fontana) ora è diventato una piccola palude densamente ricoperta da vegetazione”.
Per i giochi –rimarca Di Costanzo– è evidente che siamo lontani anni luce dalle relative norme di sicurezza EN-1176:2017: la pavimentazione anti-trauma è completamente divelta e ridotta a pochi pezzi mobili che ciascuno sistema alla meno-peggio, cercando di coprire il fango che dopo una pioggia vi si forma, una traccia di bilancia a dondolo che oramai ha sostituito la sua funzione originaria elevandosi ad installazione artistica altamente pericolosa (tre soli componenti costituenti: due copertoni fissati al terreno e due assi in legno incrociati con una punta a vista che doveva fare da perno e che ora costituisce un pericoloso spuntone), un’altalena a due posti il cui pesante scheletro reggente in legno e metallo che non è neppure fissato a terra e che si solleva dal terreno, quando vi si dondola. Strutture queste che più che giochi sembrano “strumenti di taratura della fortuna” dei bambini».

Di Costanzo lamenta come nel casodi Parco Guy Moll, quello che nell’immaginario collettivo dovrebbe essere percepito come luogo dagli spazi curati e adeguatamente concepiti, dove fare divertire i propri figli in sicurezza e in spensieratezza per chi li accompagna, diventa invece terreno in cui si sperimenta quotidianamente il pericolo. «Ma non quello inteso come l’opportunità anche di imparare a conoscere e gestire gli ostacoli, quelli pensati appunto per la loro crescita e sviluppo, bensì gli insidiosi pericoli associati all’incuria umana.
Mi auguro pertanto che l’Amministrazione intervenga al più presto per ripristinare il decoro del luogo, scongiurando i rischi che qualche sventurato si faccia seriamente male, riparando i giochi e acquistandone anche degli altri accessibili e fruibili da tutti, in particolar modo dai bambini disabili, che come tutti i bambini hanno il diritto di potersi divertire in tranquillità godendo degli spazi aperti».

 

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