“Un ringraziamento sentito all’Arma dei Carabinieri, all’Associazione Nazionale
Carabinieri, sezione di Montesilvano e Città Sant’Angelo e alla preside Ciacio, per la
collaborazione e l’aiuto dato all’Università Popolare della Terza Età per realizzare
la cerimonia di stamane.
Siamo onorati di poter ricordare la figura e l’opera di un
montesilvanese eccellente: il maresciallo Vincenzo Agostinone che il 9 settembre 1943
organizzò la fuga del re Vittorio Emanuele III da Ortonaâ€.
È quanto ha dichiarato
il presidente dell’Università Popolare della Terza Età Giuseppe Tini aprendo l’incontro al quale rano presenti la
preside del Liceo Natalina Ciacio, il vicesindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, il
capitano Vincenzo Falce, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montesilvano,
il sottotenente Giovanni Del Duca, comandante della stazione di Montesilvano,
Anna Elda e Mafalda Agostinone, figlie del maresciallo Agostinone, Giuliano Lenaz
del direttivo dell’Università Popolare della Terza Età, Pietro Conte presidente
dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Montesilvano e Cesare Iezzi,
presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Città Sant’Angelo.
“Sono ormai alcuni anni – ha continuato il presidente Tini – che collaboriamo
attivamente con il Liceo Scientifico con immenso piacere. Siamo convinti, infatti,
che l’interscambio culturale possa giovare sia a noi meno giovani che agli studenti.
Questa mattina abbiamo ricordato Vincenzo Agostinone, uomo rimasto fedele al suo
giuramento fino alla morte, avvenuta il 25 dicembre 1943. Abbiamo avuto l’onore di
avere come ospiti le figlie del maresciallo Agostinone, Anna Elda e Mafalda che ci
hanno commosso con i loro ricordiâ€.
“La cerimonia di oggi – ha affermato la preside del Liceo Scientifico Natalina Ciacio –
fa parte di un più ampio progetto che la nostra scuola ha sottoposto alla Camera dei
Deputati. La professoressa di storia Teodora Iannetti e alcuni alunni dell’Istituto
hanno realizzato un progetto dal titolo ‘dal tramonto della monarchia all’alba della
Repubblica.
Il lavoro ha vinto una selezione regionale e una nazionale ed è giunto in
finale, insieme ad altri 60 progetti. Grazie alla collaborazione dell’Università Popolare
della Terza Età di Montesilvano abbiamo potuto aggiungere un tassello importante a
questa ricerca approfondendo la vicenda del maresciallo Vincenzo Agostinoneâ€.
Dopo i saluti del vicesindaco di Montesilvano De Martinis e del capitano Vincenzo
Falce, concordi nel ritenere che il maresciallo Agostinone sia stato un eroe morto a 43
anni per difendere quei valori a cui aveva giurato fedeltà venti anni prima, la parola è
stata ceduta ad Anna Elda e Mafalda Agostinone, figlie del maresciallo.
All’epoca le signore avevano 11 e 7 anni, ma hanno ricordato nei minimi particolari gli
avvenimenti che videro protagonista il loro padre dal 9 settembre del ’43, quando
organizzò la fuga del re Vittorio Emanuele III da Ortona, al 25 dicembre dello stesso
anno, giorno in cui il maresciallo Agostinone morì dopo essere stato colpito alle gambe
dai tedeschi.
Alle signore Anna Elda e Mafalda Agostinone sono poi state donate delle targhe
ricordo in memoria della fedeltà e il coraggio dimostrati dal loro padre, il maresciallo
Vincenzo Agostinone.