Chieti. È andata in archivio la settima edizione del Trofeo “Città di Chieti”, Memorial Sandro Angeloni. Buona cornice di pubblico e ampi stralci di pallavolo dagli alti contenuti tecnici e atletici, per un appuntamento che si è dimostrato un autentico successo, dal punto di vista organizzativo, per la società e i collaboratori della Pallavolo Teatina. Sul campo, la finale annunciata è stata quella tra Cutrofiano e Soverato, con le pugliesi che hanno prevalso 2-0 dopo che, il giorno prima, avevano invece perso contro le medesime avversarie. Al terzo posto una buona Tenaglia Altino, che ha superato l’altra formazione di A2, Baronissi. Quinto posto per la Virtus Orsogna, brava a superare Baronissi, nella giornata di sabato, e poi la Connetti.it domenica (2-0, doppio 25-18). Tra i premi individuali, miglior giocatrice del torneo è stata eletta Greta Valli di Cutrofiano, mentre l’unico riconoscimento “abruzzese” è andato a Beatrice Meniconi dell’Altino, miglior schiacciatrice. L’analisi conclusiva del torneo dal punto di vista neroverde è affidata al tecnico, Giorgio Nibbio:
«Usciamo da questo torneo con indicazioni contrastanti. Avevo chiesto espressamente di essere inserito nel girone più ostico, contro le due squadre di A2 che si sono dimostrate più forti, e devo dire che sia contro Soverato che contro Cutrofiano ci siamo disimpegnati bene. Contro entrambe abbiamo strappato un set, cedendo solo per 2-1 e, almeno in un’occasione, abbiamo avuto la possibilità di vincere la partita. Non è andata bene invece la finale per il quinto e il sesto posto, nella quale un’ottima Orsogna ha meritato di batterci, lasciandoci a quota 18 in entrambi i set. Le ragazze erano certamente un po’ scariche dal punto di vista fisico, le due partite del giorno prima si sono fatte sentire, e forse anche mentalmente, dopo aver affrontato con grande concentrazione avversarie di categoria superiore, abbiamo un po’ mollato contro Orsogna. Ma questo non deve essere una giustificazione, abbiamo perso giocando male e dovremo capire insieme, nei prossimi giorni, il perché. Naturalmente, non dimentico che abbiamo fatto a meno per tutto il torneo di Simona Galiero e che Monica Lestini ha due settimane in meno di preparazione nelle gambe rispetto alle compagne, però è comunque importante analizzare la nostra prestazione. Di sicuro, questo torneo ci conferma che abbiamo sinora lavorato bene, ma anche che il campionato che ci aspetta sarà durissimo, che con tutti gli avversari ce la dovremo sudare e che, in particolare, le nostre corregionali abruzzesi sono squadre forti e di temperamento. Dobbiamo lavorare molto».
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