“Ritenevamo infatti la partecipazione fosse legata a temi importanti – riprendono i consiglieri del PD – ma stando a quanto comunica lo stesso esecutivo, per vie ufficiale, il risultato più importante ottenuto in quel consesso è stato la nomina, in rappresentanza della Regione Abruzzo, della Dott.ssa Mirca di Pietro in seno all’Assemblea dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia e dell’Avvocato Caterina Longo in seno alla Commissione per le adozioni internazionali. L’occasione è inoltre servita a designare il Vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo quale componente supplente del Congresso dei Poteri Locali e Regionali d’Europa”.
“Ora, non discutiamo lo spessore delle persone nominate, ma l’Avvocato Longo è la compagna dell’Assessore Fioretti e scoprendo che la cosa non ha minimamente condizionato il giubilante augurio del Presidente alle nominate, ci chiediamo cosa ne pensa l’Onorevole Bellachioma, lui che è stato così zelante nel fare in modo che i diktat di Salvini fossero eseguiti. Chissà se, oltre a presenziare in aula e intimare ai suoi di “votate e zitti”, il leader regionale della Lega sapeva di ciò che erano andati a fare a Roma il Presidente e uno degli uomini da lui fortemente voluti nell’esecutivo, per il quale ha lasciato al palo i due eletti del teramano Quaresimale e Di Matteo” continua la nota.
“Il perché Marsilio, in un momento così delicato per le sorti dell’Abruzzo e con la sua maggioranza in grave crisi, abbia preferito andarsene a Roma, ci resta ignoto – prosegue la nota del Gruppo Consiliare del PD – ma a questo punto ci domandiamo quanto fosse determinante e perché sia corso all’appuntamento con la Conferenza Unificata. E stentiamo a credere che l’inopportuna nomina fosse più determinante delle altre questioni che da sei mesi sono al palo qui in Abruzzo. Purtroppo la verità è che, anche in questi tre giorni di forte imbarazzo per la maggioranza di centrodestra Marsilio è stato, come sempre, totalmente assente, come se la grottesca situazione che si era creata a lui non interessasse. Ma, come sempre, la vitalità emerge con le poltrone, per cui l’ex Senatore non ha esitato a tornare alla sua Capitale, mentre a Palazzo dell’Emiciclo si scriveva una delle pagine più brutte ed imbarazzanti nella storia politica e amministrativa della nostra Regione. La Lega ci deve una spiegazione. Salvini venga a dire agli abruzzesi se condivide e avalla quanto accaduto, che ci riporta ad un passato sempre più lontano dalla comunità e da quello che la nostra regione merita”.