Si rinnova per la terza volta il connubio tra il filmaker Andrea Malandra e la Fondazione Pescarabruzzo, dopo “Giallo Artistico”, tributo ai 60 anni di Andrea Pazienza e “Confessioni di uno zero” (adattamento del romanzo di Giovanni Di Iacovo), il progetto del 2019 trasporta gli elementi consueti della ricerca visiva di Malandra verso una nuova direzione, non più urbana ma orientata verso la natura dei boschi montani, in particolare quelli della Majella. “Mani nude” questo il titolo del nuovo film, è liberamente ispirato ad una storia realmente accaduta e rievoca una tematica proveniente da più d’un caso di cronaca degli ultimi tempi, ovvero la scomparsa di escursionisti tra i boschi d’Abruzzo.
La protagonista si chiama Dafne, una giovane donna determinata a scappare dal grigiore metropolitano e dai suoi fantasmi, per andare a correre nel verde tra i boschi. Sceglie la nostra regione, che soddisfa le sue aspettative soprattutto da un punto di vista naturalistico, ma durante un’escursione finisce col perdersi tra i boschi della Majella. Da qui parte il racconto di come cerchi di sopravvivere, completamente sola, finché l’esperienza non diventa per lei qualcos’altro, ovvero un momento di trasformazione e di catarsi, innescato dall’ispirazione mitica e spirituale della natura che sta incontrando, e che muterà per sempre il modo di percepire se stessa e il mondo. L’attrice protagonista è Giorgia di Nicola, unica presenza attoriale in tutto il film, con l’unica eccezione di Giorgio Zobel. Il direttore della fotografia è Maurizio Di Zio. La sceneggiatura di Roberta Bellantuono e Erminia Cardone.
Il film è girato in parte a Pescara ma soprattutto tra i boschi di Serramonacesca, grazie al supporto dell’amministrazione comunale di Serramonacesca, in particolare del sindaco Franco Marinelli e dell’assessore Sebastiano Massimiano, che hanno agito proprio come una film commission.