venerdì , 22 Novembre 2024

Gruppo Pd: grandinata, la regione provveda con fondi propri alla messa in sicurezza d’urgenza delle opere pubbliche danneggiate

“Non si tratterebbe di una novità – spiegano Paolucci, Blasioli e Pepe -. È datata solo 7 febbraio 2019, infatti, la delibera 130 con cui il Presidente vicario Lolli, a seguito di una violenta mareggiata che si abbatté sulla costa, danneggiando le strutture turistico-balneari, decise, sulla base delle stime stilate da ogni Comune, di stanziare 2,3 milioni di euro per la messa in sicurezza dei tratti di arenile erosi su cui insistevano anche strutture turistiche e infrastrutture pubbliche.

Un intervento che ha permesso alle aree colpite da quella terribile mareggiata di rialzarsi, senza dover attendere le lungaggini burocratiche che una richiesta di stato di emergenza, necessariamente, comporta. Ed è proprio seguendo quell’esempio che chiediamo oggi al governatore Marsilio di attivarsi per recuperare le somme necessarie per aiutare i Comuni più colpiti a superare questa prima fase di emergenza. Chiediamo che siano messi a disposizione le risorse necessarie per la sistemazione delle strade danneggiate dalla gradine, molte delle quali ancora transennate, delle aree verdi e dei parchi, ancora oggi chiusi in diversi Comuni per il rischio crollo delle alberature e a causa del pesante colpo subito dalle attrezzature.

Purtroppo, un intervento del genere non è proponibile anche per i privati, dato che la stima dei danni subiti dovrà essere accertata da periti e i tempi saranno sicuramente più lunghi, ma per le aree pubbliche si può già attivarsi. Il Comune di Pescara, ad esempio, ha già stimato in 800mila euro la somma necessaria per il rifacimento delle arterie danneggiate e se così facessero tutti i Comuni colpiti, in tempi celeri, la Regione potrebbe presto conoscere la somma necessaria per superare l’emergenza.

Ci auguriamo che il presidente Marsilio e la sua giunta decidano di  accogliere la nostra proposta e di dimostrare davvero vicinanza e prossimità ai Comuni, come più volte dichiarato in campagna elettorale”.

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