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«Tuttavia, con delibera n. 192 dell’8.10.2014 e con una scusa banale quanto inconsistente -continua Aliano- il vice Sindaco pensava bene di trasferire da un hotel (a spese del Comune) ad un alloggio popolare, una famiglia che in precedenza avevo provveduto, con l’ausilio del capitano Marinelli e della Procura, a cacciare dal medesimo alloggio popolare proprio per averlo occupato abusivamente a discapito di molte altre famiglie in attesa di ricevere risposta».
Aliano continuando ad accusare De Martinis sottolinea come il vicesindaco fosse conscio delle tantissime esigenze paritetiche, se non peggiori alla famiglia assegnataria. «Decideva comunque di assegnare l’abitazione infischiandosene di ogni necessità di coloro, e non solo, che precedono la coppia».
Il consigliere Aliano ricorda poi come le tante famiglie in graduatoria (24 almeno) vivono la disperazione per non avere una abitazione o si trovano in una situazione in bilico in procinto di essere sfrattate.
«Al contrario, avrebbe dovuto preoccuparsi di applicare il protocollo d’intesa stipulato, mio tramite, tra l’amministrazione, la Caritas e l’Ater, -conclude Aliano- per consentire la rimessa in pristino immediata degli immobili che, nonostante liberi, non sono assegnabili per mancanza di banale conformità elettrica ed idraulica. Ed invece si preoccupa di premiare una famiglia rea, in precedente, di aver occupato abusivamente il medesimo immobile da cui venivano allontanati a spese della comunità».
Un breve commento sulla vicenda finora è quello che il vicesindaco ha affidato alla sua pagina di facebook.
«Stamattina, dopo avere per anni e troppo spesso DA SOLO fronteggiato le occupazioni abusive e i tanti soprusi compiuti in città da parte di taluni soggetti, ho avuto un momento di vero sconforto davanti all’accusa mossami in merito a favoritismi nei confronti di coloro che mi considerano NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO!!!! Poi ho pensato alle tante persone che sanno chi sono e COSA ho fatto in questi anni, ho pensato DA DOVE arrivano le accuse e dopo una grande risata sono tornato a pensare alle tante cose da fare per la mia famiglia e per la mia città».
