venerdì , 22 Novembre 2024
Pescara - Nel pomeriggio di oggi, il sindaco uscente di Pescara Marco Alessandrini, ha proceduto all’avvicendamento formale anche per la Tesoreria dell’Ente. Un passaggio avvenuto in Comune con la verifica straordinaria di cassa e della gestione del servizio di Tesoreria, come il Decreto legislativo n. 267 del 2000 impone, fatta sulla base dei documenti bancari.

Pescara, passaggio di consegne finanziarie di Tesoreria: Alessandrini  “Comune al collasso risanato in cinque anni. Lasciamo conti positivi e niente debiti”

«Cinque anni fa, –ha ricordato Alessandrini– dalle mani dell’ex sindaco Luigi Albore Mascia, abbiamo ricevuto una città con i conti in gravissime condizioni, certificate proprio dal passaggio delle consegne di allora, da cui risultava un saldo negativo di -17.981.189,87 di euro, per via dell’utilizzo della disponibilità di anticipazione, rispetto ai 29 milioni fissati dalla legge e con una forte esposizione debitoria, pari a circa 58 milioni di euro da saldare.  Solo a titolo di cronaca ricordo che nel 2009, cioè al precedente passaggio, al sindaco Mascia risultava una situazione con 20.293.687 euro di disponibilità, senza ricorso ad alcuna di anticipazione.
Oggi grazie al nostro impegno, non solo il nuovo sindaco avrà un saldo positivo nelle casse dell’Ente, la somma è sui 4.200.000 euro, ma potrà contare su una città senza debiti e con anticipazioni di Tesoreria che da quei 17 milioni di euro si sono ridotti agli 800.000 euro circa attuali».
Queste cifre documentano il lavoro che l’ex sindaco ha definito intensissimo e positivo dall’Amministrazione da lui guidata ha svolto sui conti «abbiamo riacceso i motori della città, saldando debiti alle imprese e, de relato, restituendo respiro alle famiglie che stanno dietro le imprese, ma soprattutto restituendo alla città la sicurezza di poter tornare a programmare le manutenzioni, i lavori, la sua economia e a gestire le sue entrate. Lo abbiamo fatto attraverso sia il piano di riequilibrio dei conti, ma anche con tutti gli altri passi compiuti in senso finanziario, fra i primi il riassestamento dei bilanci di enti e partecipate, gli ultimi in ordine di tempo, la fusione fra le società di gestione dei rifiuti del territorio che ha portato alla nascita della Ambiente Spa e, infine, la creazione di una società in-house per la riscossione e il recupero dell’evasione fiscale, Adriatica risorse, pronta a diventare un interlocutore competitivo e aperto al mercato.
Io so che questo argomento con difficoltà è destinato a diventare virale: in questi cinque anni noi abbiamo cercato di spiegarlo in ogni modo alla città, ma è importante da capire, perché la differenza fra noi e chi ci ha preceduto e chi ora ci succede, sta tutta in queste cifre. Dopo aver rimesso a punto il motore che consentirà a Pescara di continuare la sua marcia, lo consegniamo vitale nelle mani di un’Amministrazione che non ha ancora acceso il suo e si è presentata alla città senza una Giunta completa e già in preda a bramosie e spaccature che Pescara ora non merita.
Il mio auspicio è che questa “nuova” classe dirigente non ripeta gli errori del suo passato: governare non è facile come fare opposizione ed è molto più importante che occupare poltrone, che sono e restano transitorie. La mia speranza è quella che alla fine dell’attuale consiliatura, il lavoro svolto in questi durissimi cinque anni non vada sottovalutato, né nuovamente perso”».

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