All’atto della verifica, però, culminata nell’effettuazione di mirate prove di flusso e nell’ispezione delle condotte ove confluivano le acque nere domestiche, eseguita dai militari avvalendosi delle sofisticate tecnologie messe loro a disposizione dalla Ruzzo reti, è stato accertato che l’intero condominio scaricava acque nere, anziché in fognatura, direttamente nel fiume Vibrata.
I 12 appartamenti componenti il condominio, infatti, vedevano collegarsi le proprie colonne fecali asservite a tutti i servizi igienici, alla linea di acque bianche comunali che, senza subire alcun ciclo di depurazione, finisce direttamente in mare attraverso il fiume.
È scattata così la maxi sanzione per violazione alle norme previste dal Testo Unico ambientale che, per il caso di specie, prevede la comminazione di una sanzione che può arrivare sino a 60.000 €, in aggiunta all’obbligo immediato per l’intero complesso di eseguire un adeguamento strutturale al proprio impianto per il necessario allaccio alla pubblica rete fognaria.
“La tutela del nostro mare – afferma Claudio Bernetti, Comandante della Capitaneria di porto di Giulianova che sovrintende l’intera costa teramana – autentico fiore all’occhiello della costa abruzzese, passa evidentemente dal controllo dell’entroterra costiero e da un’azione repressiva decisa degli illeciti perpetrati a danno dell’ambiente mediante interazione diretta con le aste fluviali che sfociano in mare. L’attività di polizia ambientale continuerà pertanto anche nella stagione estiva, a vantaggio dei turisti e dei cittadini che popolano le coste teramane.”