Si tratta di una creazione collettiva a cura dei partecipanti al Lab. coadiuvati e diretti da Orazio Di Vito e Raffaella Cardelli, che hanno ereditato il gruppo da Maurizio Sborgia che lo ha guidato nei primi 5 mesi.
“Il nome che mi è stato dato” racconta di un manipolo di curiosi personaggi che si trovano a vivere, non si sa come, all’interno del Cine Teatro Splendor, vecchia sala di periferia abbandonata e malmessa. Attraverso il dialogo di un uomo ed una donna, che non appariranno mai in scena, scopriremo i segreti di questo vecchio teatro ed il suo futuro.
Si tratta di un lavoro metateatrale dove l’effettiva condizione dei partecipanti allo spettacolo, ovvero allievi di un Laboratorio di teatro, si fonde con quanto portato in scena. Tutto questo regala una piccola e semplice riflessione sul teatro, innanzitutto, e sul ruolo che riveste chi muove i primi passi dentro un’Arte antica ed affascinante, in relazione con lo scopo del proprio lavoro: il personaggio. Un corto circuito che stimola, per primi, coloro che agiscono la scena e successivamente lo spettatore che si ritrova catapultato in un gioco, non proprio convenzionale.
In scena ci saranno: Mattia Orsini, Paolo Miccoli, Claudio D’Amico, Sara Perinetti, Silvia Di Martino, Francesca Di Felice, Valerio Di Plinio e Emidio Falcone. Le scenografie sono a cura di Raffaella Cardelli che aiuta nella regia Orazio Di Vito.
Lo spettacolo sarà in scena a partire da Martedì 18 Giugno e per i due giorni successivi (19 e 20) al Piccolo Teatro Guascone di Pescara in Via dei Marsi 41, alle 21 e 30.
L’ingresso è GRATUITO ed è riservato ai soci.