venerdì , 22 Novembre 2024
Francesco Taglieri

Ospedale Renzetti di Lanciano: Taglieri (M5S) “slalom tra i cantieri aperti”

“E’ inconcepibile – spiega Taglieri – constatare che non ci sia la minima programmazione per i lavori all’interno dell’ospedale. La bonifica dell’amianto nei sotterranei doveva essere conclusa entro maggio di quest’anno e non è ancora terminata. Stessa situazione per la bonifica dei locali in superficie che, non essendo terminata, ha causato l’interruzione del servizio di cistoscopia ed il trasferimento di un piano del servizio di urologia. Il pronto soccorso in fase di rinnovo ancora non viene completato e, da qualche giorno, si aggiunge un nuovo cantiere per la sostituzione di un ascensore. Ma continuare ad aprire cantieri senza terminare quelli in essere ha trasformato l’ospedale in un percorso ad ostacoli per pazienti e personale. I lavori sono necessari – afferma ancora Taglieri – ma altrettanto necessaria è una programmazione che riduca al minimo i disagi per un luogo preposto alla cura di pazienti che già subiscono disagi enormi per le loro condizioni di salute. Ma come se non bastasse – continua il 5 Stelle – la stagione estiva viene a complicare ancora di più la situazione. A Lanciano sono oltre 10 anni che l’estate si trasforma in emergenza, il personale scarseggia e nei mesi più caldi aumentano i ricoveri. E nonostante questo è stato ridotto il servizio di otorino presso i poliambulatori, dove sono state anche ridotte le attività di ecografia e di ecoDoppler. Una situazione che paradossalmente coglie di sorpresa la dirigenza del nosocomio da dieci anni, anche se si presenta sempre con le medesime modalità.
Ai problemi strutturali si affiancano quelli relativi ai servizi. Nella mattinata di oggi ho potuto personalmente constatare che il sistema informatico è stato completamente bloccato, impedendo ogni forma di attività ad esso correlato. Nei reparti di gastroenterologia, inoltre, da due anni manca l’attrezzatura e il materiale non arriva nonostante la delibera Asl che ha individuato le risorse economiche per procedere all’acquisto. Una mancanza non da poco, basta pensare che oggi il reparto opera con solo due sonde per gastroscopia e due per colonscopia mentre ne servirebbero almeno quattro per ciascun esame diagnostico al fine di garantire un servizio adeguato
Questi disagi sono probabilmente il frutto dell’assenza di una corretta programmazione e pianificazione sia degli interventi di ammodernamento e bonifica, sia di gestione dei reparti e del personale. Invitiamo pertanto l’Assessore Verì a vigilare affinché gli organi preposti si attivino per colmare queste carenze che non possono più essere tollerate dai cittadini”.

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