«Abbiamo voluto dare un segnale forte alle famiglie di Montesilvano – ha commentato il sindaco Francesco Maragno-. Pur di fare economia e far quadrare i bilanci molte amministrazioni tendono ad abbassare la qualità. Noi abbiamo ritenuto opportuno, invece, puntare molto proprio sulla genuinità delle materie prime per dare una corretta alimentazione ai nostri bambini». I menù, infatti, sono stati elaborati partendo da cibi biologici, di origine controllata e in molti casi abruzzesi. «La strada intrapresa da questa amministrazione – ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Rosaria Parlione – è stata quella dell’alta qualità. Sono inoltre state prodotte delle brochure che verranno distribuite in tutte le scuole, nella quale sono illustrati i menù, così da permettere ai genitori di bilanciare il resto della dieta dei loro figli». I menù, elaborati dalla dottoressa Marina Calabrese della Asl di Pescara, sono stati calibrati secondo 4 fasce di età: micro-nido, nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria. «Noi della Asl – ha spiegato la Calabrese – ci preoccupiamo innanzitutto delle proprietà organolettiche: un pasto rappresenta il 40% del fabbisogno calorico giornaliero di un ragazzo, dunque è necessario garantire la giusta varietà. Il menù più adeguato consente di educare alimentarmente i ragazzi e quindi bisogna equilibrare i gusti, ma anche le percezioni visive e quelle degli altri sensi».
Nel corso della conferenza, l’assessore Parlione ha lanciato una proposta ai dirigenti scolastici intervenuti e a Giorgio Righi, responsabile dell’Area territoriale Centro-Sud della Cir Food: «Sarebbe molto interessante per i ragazzi e per i loro genitori vedere con i propri occhi come e dove vengono cotti i cibi del servizio mensa. Sarebbe quindi una bella iniziativa poter organizzare delle visite all’interno del laboratorio di cottura di Montesilvano». L’iniziativa è stata ben accolta da Righi che ha affermato: «Sarà un onore aprire le porte della nostra azienda. Agiamo nella massima trasparenza, inoltre una visita di questo genere rappresenterebbe anche uno strumento didattico di grande importanza: è fondamentale informare i genitori e gli stessi ragazzi su cosa mangiano».