venerdì , 22 Novembre 2024

Nel Chietino parte il progetto “Home Care Premium”

Il comune potrà ricevere così un finanziamento per i progetti di welfare innovativi e sperimentali di

Assistenza Domiciliare.

Questo nuovo progetto si aggiunge agli altri interventi già in atto nel

territorio dell’Ambito quali il Piano di zona dei servizi sociali; il Piano per

il diritto allo studio 78/78; il Piano locale per la non autosufficienza; il

Piano assistenza ai soggetti affetti da Sla; il Piano per la famiglia di cui alla

Legge regionale n° 95/95, a dimostrazione della centralità delle Politiche

Sociali nell’azione amministrativa e della capacità di programmare,

ricercare e accedere a nuove fonti di finanziamento.
In questo triennio,

il lavoro della politica e della struttura amministrativa dell’Ente ha di

fatto cambiato rotta alle Politiche Sociali del territorio. Si prospettava un

futuro caratterizzato dal taglio dei servizi e dall’impossibilità di qualificarli

ed invece oggi si riesce a conservare importanti standard qualitativi

e quantitativi e ad investire anche nel miglioramento dei modelli di

governance e di procedure innovative.

Il progetto consentirà l’investimento di ulteriori 400 mila euro in servizi

sociali per il territorio e la sperimentazione di nuovi modelli di governance

e procedure innovative, tra le quali l’accreditamento della rete dei

fornitori e la realizzazione di un sistema informativo integrato tra i

territori e gli operatori, dedicato alla gestione complessiva del welfare

dell’Ambito 29.
Un ulteriore vantaggio determinato dalle modalità

di governance del progetto è legato alla contribuzione obbligatoria

del registro per le assistenti familiari, che in quanto unico canale a

disposizione dell’utente per accedere al servizio domiciliare, favorirà la

qualificazione professionale e il processo di emersione del lavoro nero.

Il progetto “Home Care Premium” è diretto quindi agli iscritti all’Inps –

Gestione Dipendenti Pubblici, pensionati della Pubblica Amministrazione

e ai loro familiari di primo grado in condizione di non autosufficienza. Con

il progetto, l’Inps si rivolge ai soggetti che definisce “Ne Ne”, né troppo

poveri per accedere ai servizi pubblici, né troppo abbienti per poter

sostenere economicamente interventi privati di assistenza. Il progetto

durerà 12 mesi e ha lo scopo non solo di sostenere e definire interventi

diretti assistenziali in beni e servizi, ma anche di supportare la comunità

degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse allo

status di non autosufficienza proprio e dei propri familiari. In questa

ottica è quindi previsto un ampio spazio di intervento a carico dell’Istituto

dedicato alle Attività di informazione, consulenza e formazione dei

familiari e dei care givers.

I principali benefici previsti dal progetto sono: prestazioni prevalenti,

ovvero contributi economici, erogati direttamente da Inps ex Inpdap, in

relazione al bisogno e alla capacità economica della famiglia; prestazioni

integrative, ovvero servizi di sollievo domiciliare, frequenza centri diurni,

servizi di trasporto e accompagnamento, consegna pasti, installazione

ausili e demotica, a cui l’Inps riconoscerà per ogni soggetto assistito un

contributo annuo variabile.

Il progetto prenderà avvio per la fase di arruolamento dei casi dopo la

pubblicazione dell’avviso da parte dell’Inps che avverrà entro questo

mese: i programmi socio-assistenziali dei singoli utenti, di durata annuale,

avranno inizio dopo circa due mesi dalla pubblicazione dell’avviso.
Il

tetto degli utenti attivi è previsto per 50 ex Inpdap e/o loro congiunti

conviventi e/o loro familiari di primo grado non autosufficienti che

dovranno essere residenti nei Comuni dell’Ente di Ambito Sociale

n° 29 Foro Alento. Un utente, che incrociando il punteggio massimo

della valutazione di bisogno e con Isee al di sotto di 4 mila euro, potrà

beneficiare di 1.300 euro al mese.

Della governante del progetto è titolare il Comune di Francavilla al Mare

in qualità di Ente di Ambito Sociale che potrà Investire in modelli e

procedure (comunicazione istituzionale, informatizzazione, valutazione

del bisogno, ecc.), 90 mila euro e impiegherà il personale dell’Ente e

dei servizi sociali professionali per l’attività amministrativa nonché

quella di valutazione degli utenti e per la redazione del programma

socio-assistenziale condiviso con la persona non autosufficiente e la sua

famiglia, che dovrà poi essere approvato dall’Inps.

Per tutte le informazioni relative all’avvio del progetto, la valutazione e la

presa in carico è attivo lo sportello sociale informativo presso il Servizio di

Segretariato Sociale di ogni Comune oppure presso lo sportello dei servizi

sociali del Comune di Francavilla al Mare. All’interno dei siti istituzionali

dei Comuni saranno pubblicati gli avvisi per gli utenti ed ogni altro atto

che governerà la varie fasi delle attività.

“È un anno che lavoriamo sul progetto che è stato fondato dall’Ambito

29 – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Francavilla,

Francesca Buttari – io parlo come capofila. Il progetto si rivolge

ai dipendenti e ai pensionati Inps e ai parenti di primo grado. Ha

un’assistenza domiciliare innovativa e c’è tutta una serie di servizi

innovativi. Il bisogno viene preso in carico a 360°. Un persona con il

fabbisogno massimo può arrivare a beneficiare dall’Inps fino a 1.300 euro.

Abbiamo seri intenti, qui ci sono dei vantaggi quantitativi. Il progetto dà

al Comune d’ambito 40 mila euro, questo ci permette di attivare delle

governance innovative con una piattaforma informatica dedicata al

progetto. Poi avvieremo un bando pubblico con una serie di procedure di

accreditamento dotando gli utenti di un voucher per usufruire dei servizi

che ritengono giusti.
Questo è un elemento importante per permettere

di affrontare le sfide che ci aspettano. Si fronteggia il lavoro nero, si

registrano le badanti che devono essere assunte. Se non si è in banca dati

ci si deve iscrivere attraverso il sito dell’Inps, il dipendente o il pensionato

è già iscritto, mentre il parente di primo grado si deve iscrivere. Ci si può

rivolgere al servizio sociale di tutto l’ambito o a quello del Comune di

Francavilla. Facciamo questo progetto perché l’Inps ce lo chiede e anche

per dare dignità al lavoro che il Comune sta facendo. Di iniziative ne

facciamo tante, questa ha una risonanza maggiore perché c’è l’Inps di

mezzo. Si deve dare dignità non solo alla politica ma a tutta la struttura

amministrativa.
C’è una serie di persone che lavorano seriamente. Noi

cercheremo di ripetere l’esperienza e ad ingrandirci. Al di la degli assistiti

questo progetto ci permette di confrontarci con livelli di governance a

livello gratuito. Sono molto contenta perché in questo modo possiamo

lasciare un passo in avanti a livello di organizzazione”.

“Sul territorio – ha aggiunto Federica Montanaro, intervenuta in

rappresentanza del Comune di Casalincontrada – vogliamo dare la

maggior visibilità possibile a questo progetto, anche per far sapere a

chi ha bisogno che c’è questo servizio. Il progetto è impeccabile ed ha

un’ottima struttura dietro”.

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