L’Onorevole rimarca come da quasi venti anni l’Ud’A sopperisca alla mancanza di personale amministrativo con società esterne alla amministrazione ed evitando quasi sempre i concorsi pubblici. Soprattutto negli ultimi anni, evidenzia, la situazione si è aggravata a causa dei pensionamenti. Il tutto per utilizzare quasi tutte le facoltà assunzionali disponibili per il reclutamento dei docenti.
“La normativa attuale consente la trasformazione delle università in fondazioni, anche se nessun ateneo statale ha mai usufruito di questa legge in vigore ormai dal 2008. Le ragioni sono semplici e sono riconducibili alla devastante ricaduta negativa sulle università-fondazioni non solo sul personale amministrativo, ma anche sulla tassazione studentesca” afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Daniela Torto, membro della commissione istruzione alla Camera dei Deputati. Infatti le norme attualmente in vigore consentono l’iscrizione all’università senza sborsare un centesimo per gli studenti con un ISEE al di sotto dei 13 mila euro ed una tassazione ridotta per i redditi compresi tra 13 mila euro e 30 mila euro; il mancato introito delle tasse studentesche viene rimborsato dallo Stato. Questo meccanismo vale solo per le università statali. Come farebbe la futura Fondazione a sopperire ad una emorragia di iscritti a causa dell’impossibilità di usufruire del meccanismo della no tax area?
Auspico un ripensamento dei vertici dell’Ateneo, consigliando un attento approfondimento sugli impatti conseguenti ad una possibile trasformazione in Fondazione” conclude la deputata del Movimento 5 Stelle.