venerdì , 22 Novembre 2024
Pescara : “Il declassamento della sede pescarese dell'Inail è semplicemente immotivato. Pur nella piena autonomia dell'istituto, appare fin troppo evidente che aver scelto di declassare in Abruzzo la sola sede di Pescara rischia di penalizzare l'area urbana vasta dove risiede un terzo della popolazione regionale, mentre vengono invariati i ruoli e le funzioni di territori che manifestano numeri ed esigenze decisamente inferiori”. Lo afferma il consigliere comunale Piero Giampietro (Pd).

Giampietro su vicenda sede Inail in Commissione: “Va salvata”

In qualità di presidente della commissione Commercio e Politiche del lavoro del

Comune di Pescara, Giampietro
questa mattina ha organizzato l’audizione del

Comitato consultivo provinciale dell’Inail, presieduto da Antonio Terenzi,

alla presenza anche della dirigente dell’Inail Paola Durastante”.

Dall’audizione è emerso con nettezza che non sono in discussione il solo

prestigio della sede o le prerogative dei dirigenti – spiega Giampietro

– ma anche il complesso dei servizi resi alla cittadinanza e persino un

aspetto delicato come la prevenzione degli incidenti sul lavoro, tema

caldissimo in questo territorio visto che risultano aperte 1.500 pratiche di

malattia professionale contro le sole 200, a titolo di esempio, di una città

come Padova che invece manterrà la “prima classe”.
Nessuno immagina

di limitarsi a salvaguardare l’esistente, visto che la nostra generazione

deve fare i conti con risorse limitatissime» prosegue il consigliere

comunale «ma è evidente che la riorganizzazione delle sedi periferiche

dello Stato non può avvenire in maniera dirigistica e senza la minima

partecipazione dei cittadini alle scelte. Mantenere la prima classe a

Teramo, Chieti e L’Aquila e istituire 4 nuove direzioni nella sede centrale,

proprio mentre si declassano Pescara e altre città, è ingiustificato: la sede

centrale dia l’esempio e riduca la spesa partendo dal suo interno. Per

questa ragione attiveremo nuove azioni per chiedere all’Inail di rivedere

le sue decisioni”.

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