venerdì , 22 Novembre 2024

Francavilla, al Museo Michetti il Comitato Cri di Chieti ha celebrato il decennale del Centro Antiviolenza VIDEO

Francavilla al Mare. Il Comitato Cri di Chieti, con il patrocinio del Comune di Francavilla, in occasione del decennale del Centro Antiviolenza, ha organizzato al Museo Michetti l’incontro dal titolo “Tutti i giorni in Movimento contro la violenza”.
Per il Comitato di Chieti della Croce Rossa la ricorrenza è stata occasione di incontro con la cittadinanza per rendere nota l’attività svolta ed esortazione a perseverare nel soccorso delle persone rese vittime e nella promozione ancora più efficace di una cultura di pace in un’ottica di reali pari opportunità.
“Tra me e Irene Sborlini, psicologa della Croce Rossa, c’è un rapporto personale, oltre che professionale – ha sottolineato il vicesindaco di Francavilla, nonché assessore alle Politiche Sociali, Francesca Buttari – perché ha una presenza sul territorio che Francavilla necessita, ma soprattutto perché è dentro una rete di servizi su cui lavoriamo tantissimo. Io sono assessore alle Politiche Sociali di questo Comune oramai da sei anni, abbiamo questo Sportello che è fatto da un braccio di questo Centro Antiviolenza della Provincia di Chieti che è una realtà esemplare, lo abbiamo visto per efficacia. Sono contenta che è stata scelta Francavilla per questo evento perché non era scontato e anche per il rapporto che ho con Irene Sborlini, con la realtà del Centro, ma anche con la Croce Rossa in genere, con loro come Comune abbiamo tantissimi protocolli attivi, ci sono tantissime situazioni emergenziali di tipo socio-assistenziali. Ci sono poi secondo me alcune questioni che riguardano la violenza sulle donne che si riscontrano nel nostro locale: la prima è sicuramente quella di raccogliere sempre lo stimolo che arriva dal Centro. Io cerco sempre di farmi trovare pronta nel contrasto e nella rete per risolvere questo problema che io reputo come uno dei più grandi problemi sociali del nostro tempo, ormai è all’ordine del giorno. Però penso che un amministratore debba lavorare molto anche sulla protezione e sull’educazione e anche sull’emancipazione femminile perché penso che la risoluzione del problema della violenza sulle donne passi anche per questo aspetto importante che è ancora un po’ al palo. Credo che nell’educazione delle ragazze vada incoraggiata la possibilità di esprimersi fino alla fine e noi mamme di maschi dobbiamo educare i nostri figli alla gentilezza, all’amore e all’affetto. Penso che insieme all’attività di contrasto e di supporto dell’attività dei Centri Antiviolenza, tutti gli amministratori debbano lavorare per dare la forza”.
“Il Centro Antiviolenza nasce con lo scopo di raggiungere le persone vittime – ha spiegato il presidente regionale della Croce Rossa Italiana, Gabriele Perfetti – e dare servizi e risposte di protezione, di assistenza e per sensibilizzare tutte quelle persone che fino a qualche tempo fa invece credevano che questo fenomeno non esistesse perché non riusciva ad emergere. Invece la Croce Rossa è ovunque e per chiunque, per chiunque significa non solo per le donne ma per tutte le vittime di violenza. Siamo stati raggiunti sia al telefono con il numero verde, sia attraverso tutti i servizi sociali dei Comuni afferenti all’Ente d’Ambito da centinaia di telefonate e anche da incontri e contatti diretti di persone. Questo significa che purtroppo stiamo andando in una direzione devo dire giusta, cioè che fa emergere un fenomeno che prende una piega preoccupante e può aiutare altre realtà ad emergere e a rompere un po’ lo schema e a cercare, attraverso le istituzioni presenti, di raggiungere più persone possibili, soprattutto cercare di migliorare sotto il profilo della sicurezza. La rete è alla base di tutto, consente di raggiungere luoghi che altrimenti sembrerebbero irraggiungibili, la rete mette in contatto le persone e i contatti permettono di sviluppare, crescere, a volte anche dibattere sulle questioni e insieme trovare la soluzione. Laddove un’associazione, piuttosto anche un Comune piccolo non riesce a dare risposte nella rete invece trova la risposta, le risorse e la determinazione per poter dare appunto accoglienza, assistenza e soprattutto gli aiuti”.

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