In quella occasione si e’ appurato che uno degli appartamenti veniva occupato da prostitute e transessuali per cui sono partiti gli accertamenti, con appostamenti e pedinamenti, e sono state ascoltate le persone che occupavano l’alloggio.
Si e’ scoperto che il proprietario, G.D.L., 55 anni, nato in provincia di Chieti, ha ceduto l’immobile continuativamente in affitto a prostitute e transessuali, prevalentemente italiani e sudamericani, consentendo che fosse adibito di fatto ad una vera e propria casa di appuntamenti, incassando l’affitto dai vari inquilini.
L’ uomo si preoccupava di stipulare contratti d’ affitto di durata non superiore al mese, in modo tale da non essere soggetto all’ obbligo normativo della registrazione. Tale espediente, verosimilmente utilizzato per incassare i canoni di affitto ‘in nero’, e’ stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per le opportune verifiche fiscali.
Per gli uomini della mobile, diretti da Pierfrancesco Muriana, nel giro di pochi mesi si sono alternati nell’appartamento dieci persone che si prostituivano. Il decreto di sequestro preventivo e’ stato emesso dal gip di Pescara Gianluca Sarandrea su richiesta del pm Salvatore Campochiaro.
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