venerdì , 22 Novembre 2024

Chieti, al via il progetto “Benvenuti al Museo Barbella”

Tra gli obiettivi del progetto c’è sicuramente anche l’aumento dell’utenza

dello stesso museo attraverso la realizzazione di attività di natura

imprenditoriale e culturale che possano coinvolgere un più ampio

pubblico e diversi target di riferimento.

Il progetto è stato presentato nell’Ufficio del sindaco del capoluogo

teatino, Umberto Di Primio, ed è realizzato dal Comune di Chieti grazie

al supporto della Fondazione Carichieti e il supporto delle associazioni

Officina d’Arte e TV Shock e di Mariapaola Lupo, ufficio Cultura del

Comune di Chieti.

Il Museo, ubicato nel palazzo seicentesco Martinetti Bianchi, vanta una

collezione di opere d’arte che vanno dal XIV secolo ai giorni nostri e

opere letterarie, come il testo originale de La figlia Di Iorio di Gabriele

D’Annunzio. Elemento distintivo del museo, inoltre, è la sua storia, che lo

contraddistingue come il più antico della città di Chieti. La sua fondazione,

infatti, si fa risalire al 1573 quando il nobile teatino Donato Alucci donò la

sue opere al Collegio dei Gesuiti, attuale sede del Museo.

Le collezioni museali del Barbella sono per la maggior parte frutto di

donazioni e possono essere suddivise in tre sezioni in ordine cronologico:

la sezione d’arte tardo medioevale, con frammenti di affreschi e opere

su tavola provenienti da antiche chiese della città e della provincia; la

sezione d’ arte moderna, che costituisce il nucleo principale della raccolta,

con pregevoli tele del settecento napoletano e veneto e con opere degli

artisti abruzzesi più famosi quali de Laurentiis, F.P. Michetti, F. Palizzi, B.

Cascella, C. Barbella e altri; la sezione d’ arte contemporanea che espone

opere provenienti dal Premio Michetti di Pittura che si svolge ogni anno

a Francavilla al Mare. In particolare, le tele di artisti quali: Memmo, Di

Fabrizio, Marcantonio, Falconi, Mezzanotte, Ercole.
A ciò si aggiunga

la recentissima donazione del gallerista di origine abruzzese Alfredo

Paglione che comprende opere di Aligi Sassu, Giorgio De Chirico e Renato

Guttuso. Nel Museo, inoltre, è presente anche una collezione di maiolica

abruzzese grazie alla recente donazione Paparella-Devlet, costituita da

molti pezzi che documentano l’attività artistica dei maggiori esponenti

della scuola di Castelli tra il seicento e il settecento.

Questi sono gli obiettivi del progetto: rendere il Museo Barbella una

realtà nota sul territorio regionale e nazionale, con una programmazione

innovativa, dedicata soprattutto alle produzioni artistiche della

contemporaneità; potenziare l’offerta sia dal punto di vista della

didattica, sia dal punto di vista dell’organizzazione di eventi e di mostre;

uniformare il museo con gli standard museali applicati dalla Regione

Abruzzo; promuovere attività di ricerca fondi.

Queste sono invece le attività in programmazione per quanto riguarda gli

eventi: visite guidate; mostre d’arte; corsi di pittura; mostre fotografiche;

presentazione di libri; conferenze; corsi culturali; corsi di formazione;

eventi. Per quanto riguarda la comunicazione, si prevede: logo e

immagine coordinata del Museo; sito del Museo; pagina Facebook;

presenza sugli altri social network, soprattutto quelli di promozione

turistica; produzioni materiali; attività di emailing marketing.

“Il progetto – ha detto Mariapaola Lupo – è venuto fuori da un’esigenza

del Museo Barbella emersa in questi anni. Siamo riusciti ad avere un

incremento del 100% del numero dei visitatori, in occasione della

Settimana Mozartiana abbiamo raggiunto i 1.300 visitatori, per il Museo

Barbella è un record. È un progetto per il quale ci abbiamo lavorato

molto tempo ed è costato pochissimo riuscendo a fare delle cose per il

nostro territorio. Vogliamo rilanciare il progetto attraverso operazioni di

marketing.
Abbiamo una serie di attività che seguono una linea guida ed

avremo iniziative legate al mondo dell’arte contemporanea. Questo si

sposa molto bene con il progetto Graffiti Art di Ch’art. abbiamo quindi un

percorso ed è nato da un’osservazione del territorio, da un’analisi della

domanda. Si pensa anche all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il Museo sta diventando un vero e proprio luogo della cultura, quindi

noi siamo attenti a tutte quelle attività che hanno a che fare con i beni

culturali. Il personale del Museo Barbella è eccezionale, ci permettono

di fare cose a costo zero che negli altri Musei avrebbero avuto dei grossi

costi, sentono il Museo come una parte della loro vita, di casa loro e

dovrebbe essere sempre così. In estate vorremmo portare il Museo nella

città per far vivere l’arte all’interno del tessuto cittadino urbano”.

“Ringrazio il personale del Museo Barbella per la disponibilità – ha

affermatoAnnalisa Di Matteo dell’associazione Officina d’arte – abbiamo

sviluppato un programma dell’attività che rispecchia a determinati

target che si incentrano sui giovani, sugli studenti e sugli artisti stessi. Le

attività sono abbastanza varie.
Si vuole organizzare un concorso a livello

regionale che si chiama ‘Arte in foto’ che unisce l’arte alla fotografia.

Vogliamo occuparci dell’arte più tradizionale e di quella contemporanea e

vogliano coinvolgere la cittadinanza a 360°, con il coinvolgimento sia delle

eccellenze che dei giovani, le promesse”.

Francesco Rapino

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