Il Comitato di quartiere Saline Marina PP1 torna a criticare i lavori di potatura che hanno interessato il quartiere PP1, già il 20 dicembre scorso l’architetto Giuseppe Di Giampietro a nome del comitato aveva lanciato un’aspra critica definendo “candelabri mortuari e ‘attaccapanni'” gli aceri platanoidi dei viali dopo gli interventi, anche l’associazione Civitas recentemente era intervenuta sull’argomento ma dal municipio l’assessore sulle pagine de ‘Il Centro’ aveva stigmatizzato le critiche controbattendo che gli uffici comunali in questi casi si rivolgono a “figure specialistiche come quelle degli agronomi”.
Oggi il Comitato di quartiere dopo aver constatato che le modalità denunciate di potatura hanno interessato anche altre aree verdi torna sull’argomento scrivendo una lettera aperta di denuncia di presunti abusi e inadempienze nella manutenzione del verde urbano indirizzata al sindaco e al Dirigente del Verde e Manutenzioni chiedendo che siano applicate sanzioni come da regolamento di manutenzione del verde, una penale all’impresa esecutrice, il ripristino del patrimonio arboreo e anche le dimissioni dell’assessore.
LA LETTERA APERTA INTEGRALE INVIATA AL MUNICIPIO DAL COMITATO DI QUARTIERE
I FATTI
1. Nei giorni scorsi imprese operanti per conto del comune di Montesilvano hanno potato in maniera selvaggia alberi nel quartiere PP1, amputando tronchi di dimensioni anche di 30 cm di diametro in buona salute vegetativa, snaturando il portamento di pini storici del lungomare Aldo Moro e abbattendo, senza sostituzione, un pino italico di 80 anni, risalente al ventennio fascista, all’epoca della costruzione della Stella Maris, alle origini della storia di Montesilvano come città balneare. Recatomi in comune per chiedere spiegazioni, ho appurato che gli abbattimenti e le amputazioni degli alberi sono decisi da un impiegato dell’ufficio manutenzione, senza perizia agronomica nè documentazione scritta, a discrezione dell’impiegato, che non risulta avere una specifica qualifica di settore, senza un piano di sostituzione degli alberi abbattuti, e senza un generale piano del verde per la città né un programma di investimenti per i nuovi impianti sostitutivi o per l’ampliamento del verde urbano. (vedi foto e testo in:) https://www.facebook.com/saline.marina.pp1/posts/2274700606183622
2. Ad una denuncia di questi problemi sulla stampa locale, da parte di un’altra associazione cittadina (IlCentro 22-01-2019) rispondeva solerte sulla stampa l’assessore al verde De Vincentiis, negando quanto a me dichiarato dall’Ufficio manutenzione, e affermando “I tagli degli alberi sono decisi dagli agronomi” (IlCentro 23-01-2019)
3. Nei giorni successivi sono continuate le operazioni di potatura selvaggia, con motosega e cestello elevatore, che interessavano la via U. Foscolo, con pioppi cipressini ridotti a candelabri e capitozzati della chioma apicale. Si è realizzata anche un’inspiegabile nuova amputazione degli aceri platanoidi di viale Inghilterra, già pesantemente potati solo due anni fa. Si sono anche rasi al suolo, in maniera inaspettata due pioppi, ombrosi ed in buona salute, nella spianata di piazza Venezuela.
4. Ad un nuova visita in comune, il responsabile dell’ufficio manutenzione mi rispondeva che lui si occupa di manutenzione e non di piani del verde, confermandomi che gli abbattimenti erano decisi da lui “per ragioni di sicurezza”, ma di non avere alcuna documentazione delle condizioni degli alberi abbattuti e della necessità di abbattimenti e amputazioni. Avendo chiesto un colloquio all’assessore De Vincentiis sul problema e sulle sue affermazioni sulla stampa, l’assessore mi rispondeva che, non essendo io l’autore dell’articolo sulla stampa locale del 22-01-2019, non avrebbe parlato con me, ma solo con la responsabile dell’articolo stampato.
DOMANDE DI CITTADINI E CONTRIBUENTI
A partire da questi fatti i cittadini ed operatori che vivono e lavorano in questa città chiedono al sindaco ed ai responsabili del servizio:
5. E’ possibile che questa città, terza città d’Abruzzo (ex aequo con Teramo), con mezzo milione di presenze alberghiere l’anno, non abbia un Ufficio del verde, non abbia un Piano del verde, non abbia un agronomo né un architetto paesaggista? E’ possibile che chiami imprese senza personale qualificato per fare potature con motosega e cestello elevatore, e si affidi all’esperienza di un impiegato di lungo corso, senza qualifica specifica?
6. Possono imprese siffatte capitozzare, amputare, sconvolgere il profilo di alberi di viali urbani senza controllo ? Si possono abbattere alberi significativi, con diametri di 60 e 80 cm, senza una perizia agronomica, senza una documentazione probatoria, a discrezione di un impiegato qualsiasi? Si possono potare di nuovo, due anni dopo una pesante potatura (del 01/2017) gli alberi di viale Inghilterra, rendendoli di nuovo pali scheletriti? Si fanno tali lavori per salvare il patrimonio arboreo o solo per fare lavorare le imprese ? A chi davano fastidio i due ombrosi pioppi neri di piazza Venezuela, in buona salute vegetale, tra i pochi elementi di ristoro dalla calura estiva nell’ampio slargo a prato della piazza ?
7. Poichè gli alberi rendono dei benefici ambientali, estetici, alzano la qualità della vita della nostra città e aumentano anche il valore economico delle nostre proprietà immobiliari, essi fanno parte del patrimonio comune, indisponibile, della città. Quando si abbatte un albero, per motivate (e documentate) ragioni, è prevista la ricostituzione immediata di tale patrimonio, con reimpianti adeguati e sostitutivi ? Che garanzia e documentazione si fornisce ai cittadini, della tutela, del reimpianto ed espansione del patrimonio arboreo perso?
IL DIRITTO (LE REGOLE)
In realtà, il Comune di Montesilvano si è dotato di un Regolamento del Verde nel 2011 che stabilisce le regole per la gestione, tutela e valorizzazione del verde e degli alberi.
Esso stabilisce, per le aree verdi pubbliche:
8. (tutela degli alberi) All’Art.9 il Regolamento prescrive: “Su tutto il territorio Comunale devono essere conservati … gli alberi con circonferenza del fusto … superiore a cm. 50 (ossia diamento D maggiore di 16 cm, NdR) per le specie di prima e seconda grandezza, e superiore a cm 30 (ossia D maggiore di 10 cm, NdR) per le specie di terza grandezza”.
9. (documentazione per gli abbattimenti. Reimpianto) All’Art. 10, il regolamento prescrive che “Gli abbattimenti dovranno essere documentati e giustificati “. Inoltre, “I progetti di riqualificazione del verde … che prevedono abbattimenti di alberi, dovranno produrre un miglioramento ambientale, anche attraverso un incremento della superficie a verde e del patrimonio arboreo dell’area interessata”.
10. (Potature) Per quanto riguarda le potature selvagge L’Art. 11 prescrive:
- “Sono vietati gli interventi di capitozzatura, cioè i tagli che interrompono la crescita apicale del fusto e quelli praticati su branche aventi diametro superiore a cm 10. Fanno eccezione al divieto di cui sopra gli interventi necessari a garantire la pubblica incolumità ” (che, ovviamente, vanno documentati, tanto più quanto si pretende di operare per il bene pubblico, a pena di cadere nell’arbitrio incontrollato. NdR).
11. (Sanzioni) La violazione delle prescrizioni contenute nel Regolamento comunale del verde, sono punite, all’Art. 40, con le sequenti sanzioni:
”a) Abbattimento di essenze arboree, pubbliche o private, senza autorizzazione (perogni alberatura abbattuta): € 500,00 ;
b) Danni irreversibili all’apparato radicale, al fusto o alla chioma: € 300,00″.
I responsabili “… saranno altresì obbligati al ripristino del patrimonio arboreo con un numero di alberi, di dimensione e specie…, di valore pari al danno arrecato”.
12. Visto che, nella vicenda si tratta del nostro patrimonio verde, che dà valore alle nostre proprietà immobiliari, alla qualità della nostra vita, all’attrattività turistica della nostra città, oltre ad altri importanti vantaggi, a nessuno è permesso dilapidarlo, storpiarlo, contaminarlo o annullarlo;
Visto che, Il Regolamento comunale del verde, all’Art. 3 (Il Cittadino e le Associazioni) stabilisce che “Il cittadino, facendosi portatore dei contenuti del Regolamento, è chiamato a difendere il verde da qualsiasi azione che vada contro i principi di tutela (enunciati)”;
Per tutti questi motivi, il sottoscritto, presidente del comitato di quartiere Saline.Marina.PP1, regolarmente costituito e registrato presso il comune in data 30 Agosto 2016
CHIEDE
13. di accertare le responsabilità, dirette o indirette, dell’addetto dell’Ufficio manutenzione, delle
imprese esecutrici e di chiunque abbia operato per mettere in atto le azioni denunciate in (1) in (3) ed in (4).
14. Si chiedono spiegazioni per le ripetute potature a breve distanza di tempo (2017 e 2019), degli stessi alberi di via Inghilterra, su quali erano le motivazioni per tali interventi radicali, se non si sia trattato di una inutile spesa, con relativo danno erariale, e chi ne sono i responsabili.
15. Si richiedono le dimissioni dell’attuale assessore al Verde e alla manutenzione, geom. E. De Vincentiis, per inadeguata capacità di guidare gli interventi pubblici del settore, inopportune dichiarazioni pubbliche di inesistenza del problema, rifiuto del dialogo con i cittadini e rappresentanti delle associazioni, come denunciato in (3) e in (4). Si domanda, quindi, al Sindaco quali siano stati i motivi e le specifiche competenze per averlo scelto come assessore al verde.
16. Si chiede l’applicazione di una sanzione di € (500,00 x 3) = € 1.500,00 per l’abbattimento dei 3 alberi di grande fusto, senza la prescritta documentazione, per il responsabile dei fatti descritti i (1) e in (3), con l’obbligo di ripristino in loco del patrimonio arboreo demolito, ai sensi dell’Art. 40 R.C.V.
17 Si chiede altresì l’applicazione di una penale di € 300,00 x 30) = € 9.000,00 all’impresa esecutrice per il danneggiamento di numerosi alberi, stimati in n. di 30 su via Aldo Moro, via Foscolo e via Inghilterra, ai sensi dell’Art. 40 R.C.V.
18. Si chiede al Sindaco quando ha intenzione di avviare la redazione di un Piano del verde per la qualificazione della città, ed in particolare del quartiere turistico PP1, corredato del piano finanziario degli interventi, e del cronoprogramma di realizzazione dei nuovi impianti a verde, e se non ritiene, altresì, che si possa avviare la costituzione di un Ufficio del verde, per lavori in-house con personale qualificato, visti i costi, di € 70.000,00 solo nel recente Autunno-Inverno 2018-2019, per potature affidate ad imprese esterne, senza personale qualificato.
19. Si chiede una risposta scritta alle richieste ed interrogazioni. Si dichiara disponibile, eventualmente, ad un incontro esplicativo sui temi denunciati.
Allegate immagini di documentazione degli abusi riscontrati, pubblicati sul sito www.facebook.com/saline.marina.pp1
Cordialmente,
Dott. Antonio De Nigro Segretario del comitato SALINE.MARINA.PP1
arch. Giuseppe Di Giampietro Presidente del comitato SALINE.MARINA.PP1