Una procedura, questa, che rappresenta solo la prima fase di un percorso
volto alla individuazione di altre figure che dovranno andare a completare
la strutturazione del “centro di monitoraggio†cui si perverrà dopo che
il “Direttore Tecnico del Centro di Monitoraggioâ€, individuato con la
presente procedura, predisporrà il piano-programma di attuazione del
progetto approvato sin dal 2004. Si tratta dell’utilizzo di residui che
assicurerà a Città di Pescara un elemento di conoscenza per la sicurezza
sulle vie cittadine.
È venuto fuori a questo proposito un appalto molto datato e riguardante
la “Messa in sicurezza di strade urbane a massimo rischio ed interventi
per la salvaguardia delle utenze deboli” per 2.300.000 euro complessivi,
cofinanziati dall’Europa nella misura del 50% e con la restante quota
garantita dal Comune attraverso un mutuo con la Cassa DD.PP. e
approvato con deliberazione di giunta comunale n. 767 del 03.08.2004.
“Sono fondi che sono nelle disponibilità del Comune – ha spiegato
il sindaco di Pescara, marco Alessandrini – e chi ci ha preceduto si è
dimenticato di avere. I tempi ci impongono sobrietà pubblica con sacrifici
della cittadinanza. Oggi incontriamo una delegazione di corso Vittorio
Emanuele per discutere delle scelte che abbiamo svolto in tema di
mobilità per fare in modo che ci sia la migliore città possibileâ€.
“Sono circolate voci non controllate che non conoscono la materia – ha
aggiunto il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio – si tratta di creare a
Pescara un centro di monitoraggio per la mobilità per apportare le dovute
correzioni. Ci potremmo anche potuti sottrarre ma questi soldi sanno
di muffa, risalgono al 2004. Con questi soldi ci sono state due messe in
sicurezza e diversi interventi da parte nostra operati tra il 2006 ed il 2008.
All’interno di quel progetto c’erano anche soldi per la comunicazione.
Tra le tante economie ci sono 250 mila euro. Alla ribalta è venuto fuori
che, siccome c’è un avviso pubblico, ci sono state delle spese inutili. Il
centro di monitoraggio dura circa un anno e mezzo con professionisti
che redigono il progetto finale.
Sono somme ammuffite, completeremo
questo progetto facendo fruttare ciò che abbiamo nel cassetto e che
qualcuno si è dimenticato. Non attingiamo assolutamente dalle tasche dei
cittadini che anzi ne beneficerannoâ€.