Giovani sbandati e fantasiosi, perdenti inconsapevoli, ragazze nervosissime, una star del cinema e perfino un gruppo di boy scout. Per caso o no, si ritrovano tutti alla festa del Sea Breeze, un locale tra mare e boscaglia …
Tra punk americano e fatalismo italiano, il folgorante esordio di Vitt Moretta. Un’autrice giovanissima, ribelle col sorriso, per un fumetto incendiario: una storia di distruzione e di rinascita che lascia il segno e ci regala una nitida fotografia del nostro tempo.
Se il Dino Risi de I Mostri e il Todd Solondz di Fuga dalla scuola media facessero un fumetto insieme, si chiamerebbe Il tramonto del Sea Breeze. C’è un locale, tra il mare e la boscaglia, in cui le distanze sociali sono azzerate, l’alcol scorre a fiumi e il domani non esiste. È il Sea Breeze, il porto nascosto dove attraccano Colby, Liam e Todd in cerca di avventura, in fuga dalla noia giovane nella quale sono invischiati. Intorno a loro una ballata perfettamente stonata di anime anomale, sexy e psicotiche. La pazza gioia di chi spinge al massimo l’ebbrezza, finché il destino non getta la maschera e si rivela per quello che è, nient’altro che inerme e nudo caso.
Sfrenato come Animal House ma tagliente e umano come un film di Todd Solondz, indolente come le pigre spiagge adriatiche, il primo libro a fumetti di Vitt (Vittoria) Moretta è un debutto che colpisce al cuore. Una voce già forte e matura, nel panorama delle nuove, giovanissime autrici del graphic novel italiano. Echi di linea chiara reinterpretata alla maniera americana di Daniel Clowes e dei fratelli Hernandez. Per narrare la storia di una festa che non finirà mai e poi, all’improvviso, tramonta.
“Nel sottosuolo di questo libro c’è un mix di vecchi fumetti, di cartoni animati e di musica punk. La capsula che racchiude Il tramonto del Sea Breeze descrive una realtà precaria, in cui gli individui si buttano a capofitto in quello che capita, e in cui il tempo scorre veloce. I libri di Daniel Clowes hanno inciso enormemente sulla mia ricerca, così come le storie degli Hernandez, di Ratigher, di Hanselmann, di Harkham e così via. Molto arriva dal fumetto indipendente americano, ma anche dal mondo reale”. (Vitt Moretta)
Associazione Culturale Nuovo Umanesimo