“L’abbattimento del manufatto – spiega Guerino Testa – non può essere
un’operazione che si fa a prescindere. Va sicuramente effettuato perché demolire
in questo caso significa bonificare un’area strategica della città e attualmente nel
degrado totale, ma bisogna necessariamente realizzare un progetto, altrimenti il
rischio concreto e reale è che si crei una nuova area di risulta dove, dopo anni, non
si è ancora deciso cosa realizzarci e come realizzarlo.
La demolizione, quindi –
sottolinea Testa – deve essere concepita come parte di un’idea di progetto, anche
perché è possibile che ci siano delle tracce da mantenere. Questa operazione ai fini
della bonifica resta comunque urgenteâ€.
Secondo il presidente della Provincia, prossimo alla proclamazione in consiglio
comunale in veste di consigliere di Ncd, “si dovrebbe indire una conferenza cittadina
che coinvolga istituzioni, consorzi, associazioni e la Camera di commercio che resta
il protagonista “naturale†di questa vicenda perché ha manifestato un interesse per la
struttura e perché gestisce già il porto turistico.
Dalla conferenza dovrà uscire una
proposta progettuale, fatta attraverso un accordo di programma, in grado di stabilire
le condizioni della trasformazione dell’ex Cofa la cui destinazione d’uso deve essere
ricettiva, turistica e commerciale.
I tempi devono però essere rapidi. Rapidissimi
anzi. Sollecito dunque tutti gli enti coinvolti a riunirsi e a mettere nero su bianco il
programma di restyling di un’area preziosa e strategica per la cittàâ€, conclude Testa.