venerdì , 22 Novembre 2024

Pescara, con “Dieci anni di Battaglie” Italia Nostra ricorda Lucia Gorgoni

“È nostra convinzione – si legge in una nota dell’associazione Italia Nostra

– che la sua opera sia stata così incisiva ed importante per il rilancio della

nostra associazione, in quegli anni di forti battaglie per la definizione

della trasformazione di Pescara e dei suoi destini futuri (basta pensare al

tema delle aree di risulta, cuore urbanistico della città), perché fondata

su profonde basi culturali, nutrita di conoscenze storiche e artistiche e

arricchita da studi tematici specifici sulla storia ed il territorio pescaresi.

È nostra intenzione, nel ricordare le attività svolte, in specie in quel

decennio, riprendere e riaprire il dibattito sui temi allora affrontati che

ancora oggi non appaiono risolti ma anzi risultano aggravati da interventi

e decisioni improvvisate ed improvvide”.

Entrambe le sessioni del convegno si terranno nella Sala Tosti dell’Aurum

di Pescara con inizio alle ore 9.30, la prima si svolgerà domenica 28

settembre, mentre la seconda domenica 26 ottobre.

“Ringrazio Italia Nostra che vuole ricordare questa donna che rappresenta

uno spirito libero – ha detto l’assessore al Patrimonio Culturale di

Pescara, Paola Marchegiani – l’ho conosciuta poco, ma la cosa che mi

ha colpito di lei è il suo rapporto con i giovani, lei ha sempre cercato di

valorizzare le giovani forze. Invogliava le persone giovani ad impegnarsi

in qualcosa che rimane, che sia profondo. Penso che a dieci anni dalla sua

scomparsa il fatto che Italia Nostra abbia voluto ricordarla sia un gesto

doveroso e ringrazio l’associazione per questo. Poi lei si era impegnata

molto per l’ambiente”.

“Abbiamo voluto legare il ricordo della presidente con il richiamo verso il

futuro – ha spiegato Piero Ferretti dell’associazione Italia Nostra – oggi la

storia è differente rispetto a prima, soprattutto nel rapporto tra le aree

dismesse e la città. Noi vogliamo riprendere quella riflessione tenendo

presente le nuove esigenze della città mettendo però l’accento sulle

aree dismesse.
Non si può più affidare al cemento il futuro della città.

Abbiamo chiamato i vari interlocutori tra i quali il sindaco per far parlare

di questa problematica, non abbiamo la soluzione ma vogliamo fare delle

riflessioni”.

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