«Questa attività congiunta si inquadrava nella pratica associativa e aggregativa dell’attività di tutela,
valorizzazione del territorio e per l’educazione morale e civile, al fine di contribuire alla elevazione
civica e sociale dei partecipanti.
Nel corso della stessa venivano individuati, celati nella vegetazione della sponda, numerosi scarichi
di fluidi maleodoranti che sversavano direttamente nel fiume: tali acque, palesemente non
sanitizzate o depurate, confluivano attraverso condotte artificiali direttamente nel letto del fiume,
presentando in alcuni casi portate notevoli pari a decine di metri cubi al minuto.
Tali fluidi, osservati su uno scarico in particolare, oltre a manifestare odori acri e acidi, avendo un
peso specifico differente dall’acqua del fiume, non si miscelavano, dividendosi in larghe chiazze
poi portate a valle dalla corrente.Tali scarichi sono stati fotografati, georeferenziati (tracciamento
della posizione a mezzo di rilevamento satellitare) ed è stato prelevato un campione di liquido.
Nei pressi di uno scarico di grande portata posto nell’ area di Montesilvano (PE) si notava la
presenza di un cantiere edile dedicato alla costruzione di un ponte che interseca l’asta fluviale:
tale cantiere presentava una serie di anomalie, tra le quali la terra di sbancamento palesemente
contaminata da rifiuti speciali, tra cui evidenti rifiuti pericolosi come eternit, batterie e gomme
d’automobile, e l’alterazione del flusso fluviale a causa di “fori idraulici del ponte†palesemente
sotto dimensionati e in parte già ostruiti da detriti vegetali.
Tali anomalie, appaiono non comprensibili, specie nella considerazione della destinazione SIR
dell’area (Sito d’Interesse Regionale per l’inquinamento), area sottoposta “teoricamente†ad una
severa gestione ambientale e territoriale, nonché alla tutela del vincolo idrogeologico, dedicata in
particolare alla gestione delle “terre e rocce da scavo†essendo l’intero sito contaminato da rifiuti
interrati.
Si sono osservati inoltre diversi punti di dissesto idrogeologico, aree della sponda, prossime
all’asse viario carrabile, erose e parzialmente crollate, elemento che pone un rischio attuale e
reale sulla stabilità del percorso viario stradale: in particolare si è osservato e descritto un punto
adiacente l’Ex Discarica di Villa Carmine, in cui la progressiva erosione della sponda e la totale
incuria manutentiva, rischia di far collassare parte della collina artificiale di rifiuti, dell’Ex Discarica,
direttamente nel fiume.
Tutti gli elementi descritti sono stati raccolti e documentati in modo compiuto in un segnalazione
presentata alla Procura della Repubblica di Pescara, ai Sindaci dei comuni ove si trovano queste
criticità ambientali e al Commissario “Ad Acta†per il Fiume Saline.
L’Associazione “Nuovo Saline†è attiva da anni nei campionamenti, monitoraggi indipendenti e
documentazione dello stato ecologico di quel fiume ed i rappresentanti e attivisti del Movimento 5
Stelle, si sono sempre contraddistinti sul territorio in un non comune senso di giustizia ambientale:
la sinergia e la collaborazione tra le due realtà, dedicata alle criticità del Fiume Saline, apre
finalmente una nuova pagina di positiva storia sulla drammatica condizione di quel martoriato
ecosistema».
Gianluca Milillo-Presidente Associazione “Nuovo Salineâ€
Manuel Anelli-Capogruppo M5S Montesilvano
Andrea Colletti-Deputato Movimento 5 Stelle
Domenico Pettinari-Consigliere Regionale M5S
Carlo Ciabarra-Consigliere Comunale M5S Città Sant’angelo