“Perché pensiamo che passi da questo il rilancio della vocazione turistica e attrattiva della città e perché le esperienze fatte ci insegnano che l’Abruzzo e la città debbano vivere anche di turismo e di tutta un’economia collegata che è viva e non chiede altro che spazi e attenzione per crescere.
Per fare questo -afferma l’assessore- non servono solo le strutture, ma anche il rilancio di alcune aree strategiche, com’è accaduto qui con l’ex Cofa, puntare su ciò che ci rende unici e usare talenti, prodotti tipici ed eventi per farci conoscere fuori dai nostri confini. Dobbiamo pensare in grande e guardare al futuro con ottimismo. Sicuramente Pescara, dopo il successo delle attività estive peraltro nate in uno dei periodi più critici della nostra storia, ha un ruolo da giocare perché quello che abbiamo messo in campo ha prodotto incoming ed economia positiva: dalla Notte Bianca ai Beach Games, passando per tantissime altre rassegne di enogastronomia, spettacolo e cultura che hanno portato gente e idee e rianimato la città”.
La sfida del futuro a detta di Cuzzi può essere proprio lanciare un Pescara Open Day per aprire l’estate 2016, una giornata all’insegna dell’esaltazione di tutti i nostri punti forti. Un evento a sistema con altre giornate per coinvolgere l’intero comparto e il suo indotto, dare sfogo alla funzione turistica della città e far girare l’economia, guardando anche a modelli già rodati in realtà a noi vicine, ma con politiche che mettano insieme la disponibilità degli operatori alla ricerca di fonti di finanziamento da parte delle amministrazioni comunali, perché sul fronte risorse i bilanci pubblici sono sempre più ingessati.
“Occorre un grande progetto per rilanciare l’immagine cittadina, perché siano il nostro potenziale e i punti di forza a fare notizia. A capo di tale progetto deve esserci la Regione,-afferma Cuzzi- insieme a tutti gli attori istituzionali che sono i Comuni, che dovranno muoversi in sinergia dentro un disegno ben preciso. Bisogna passare dall’era dei campanili e delle divisioni a quella del “fare sistema†e della collaborazione, per ottenere un rilancio per tutti.
Noi ci stiamo già muovendo, con l’università stiamo cantierando uno studio per capire quanto ha inciso un evento come la Notte bianca del Mediterraneo sul PIL cittadino, ma di concreto stiamo lavorando a un piano marketing turistico e strategico elaborato con la DMC da cui scaturiranno tutte le azioni per la promozione e lo sviluppo di questa vocazione da qui al prossimo futuroâ€.