“Dal 2009 si attendono questi lavori – interviene l’assessore al Patrimonio Culturale Paola Marchegiani – l’Amministrazione Alessandrini è riuscita a sbloccare uno stallo durato cinque anni, grazie anche all’azione personale compiuta da Licio Di Biase per ottenere la convenzione con la Telecom per la costituzione di una “servitù a titolo gratuito†della durata di 20 anni rinnovabili, stipulata in data 5/12//2013.
Al progetto aveva dato grande impulso l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, al fine di restituire alla città un’area importantissima per la sua storia. Così accadrà, perché il complesso torni fruibile e perché possa esprimere tutto il suo potenziale attrattivo e divulgativo proprio a livello storico.
In questi giorni ho a tale proposito preso contatti con l’Archeoclub di Pescara per individuare insieme un progetto gestionale per il Parco, che non sia legato solo alla gestione nuda e cruda, ovvero la chiusura e l’apertura, ma che preveda anche la ricostruzione delle capanne e quanto altro ancora possibile per contestualizzarlo all’epoca dei reperti.
Nel farlo seguiremo le indicazioni della Soprintendenza che coordinerà i lavori, come accade in tutti i cantieri aperti nelle zone da cui possono riemergere antiche testimonianze cittadine. Contatti con il direttore Andrea Pessina sono già in corso, un incontro ufficiale si terrà nella mattinata di lunedì 5 ottobre proprio nel Parco archeologico e sarà l’occasione per fare un sopralluogo sul cantiere e decidere come agire per la fase post recuperoâ€.