venerdì , 22 Novembre 2024

Pescara: gazebo sui disturbi alimentari, Piazza Salotto domenica 15 marzo

Alla conferenza hanno partecipato il sindaco sindaco Marco Alessandrini, l’assessore alla Sanità Giuliano Diodati, il manager della Asl di Pescara Claudio D’Amario, il professor Paolo Di Berardino, direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna e Malattie Dismetaboliche di Popoli.

“La problematica è molto sentita ed è purtroppo anche molto strisciante – così il sindaco Marco Alessandrini – Sono soddisfatto di questa sinergia con Asl e con il centro di Popoli perché le informazioni arrivano da operatori specializzati in un problema grande che può essere affrontato solo con un approccio ampio. Il gazebo è a disposizione della cittadinanza e delle famiglie e di quanti vogliono conoscere meglio problematiche che non possono rimanere non affrontate.

“I disturbi alimentari riguardano tante famiglie che provano anche vergogna a rivelarli – aggiunge l’assessore Giuliano Diodati – avremo a disposizione specialisti per chiedere delucidazioni. E’ importante perché si sensibilizza su un tema che ha un costo sociale alto, prima che economico”.

“La stragrande maggioranza dei pazienti era costretta a recarsi fuori – sottolinea il manager della Asl Claudio D’Amario- Ora, la struttura di Popoli è inserita nella mappatura nazionale delle strutture dedicate ai disturbi alimentari, unico elenco riconosciuto a livello ministeriale e garantisce accesso a nuovi fondi da investire nella prevenzione e cura. Eravamo inappropriati a tale bisogno, quotato a circa 2,5 milioni e mezzo di mobilità passiva. Ora è necessario fare prevenzione nelle scuole, fare un percorso serio e di struttura per acuti e attività ambulatoriale.

Ciò che manca ancora è la residenzialità per i pazienti, perché questo tipo di patologia ha bisogno di una lunga fase residenziale, in cui si crea una relazione anche con la famiglia. Accelerare la possibilità di avere residenze vicine all’ospedale di Popoli per adeguarla è il nostro compito, con il riconoscimento appena avuto potremo accedere ai fondi che lo renderanno possibile e si potranno chiedere anche borse lavoro per agevolare un percorso concreto di reinserimento. L’ideale sarebbe arrivare a garantire la fase clinica, quella residenziale e quella di terapia occupazionale”.

“Con il termine Disturbi del Comportamento Alimentare(DCA) si fa abitualmente riferimento ad un disturbo o disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo – spiega il professor Paolo Di Berardino – In questi disturbi, l’alimentazione può assumere caratteristiche assai disordinate e caotiche, ossessive e ritualistiche, tali da compromettere la possibilità di consumare un pasto in modo regolare e da mantenere normali attitudini verso il cibo. I principali tipi di disturbi sono: Anoressia nervosa,Bulimia ,Alimentazione incontrollata, Obesità.

Nella nostra società circa il 5-6% della popolazione femminile, in età compresa tra i 12 e i 25 anni, soffre di un alterato e patologico rapporto con l’alimentazione e il corpo. Può salire al 10% se consideriamo anche i disturbi parziali, cioè quelle situazioni non ancora francamente patologiche ma che possono rappresentare un campanello d’allarme per la possibile evoluzione nella malattia. I disturbi alimentari sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti”.

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