All’incontro, che si è tenuto a Palazzo Silone, hanno partecipato i parlamentari Stefania Pezzopane e Marco Marsilio, il coordinatore dei sindaci del cratere 2009, Francesco Di Paolo, rappresentanti degli ordini l’Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, degli ingegneri, Pierluigi De Amicis e Giustino Iovannitti, del Collegio dei geometri, Giampiero Sansone e Massimo Busilacchio, delle associazioni di categoria, Massimiliano Mari Fiamma (Apindustria e Confapiedil), Paolo Gargano (Confindustria l’Aquila), Adolfo Cicchetti, Pierluigi Frezza ed Emanuele Sannito (Ance L’Aquila), Ezio Rainaldi (Upi L’Aquila) e delle organizzazioni saldacali, Umberto Trasatti e Francesco Marrelli (Cgil L’Aquila), Roberto Bussolotti (Ugl L’Aquila), Paolo Sangermano (Cisl L’Aquila), il presidente dell’Associazione Presidenti Consorzi, Paolo Calvi Moscardi, l’assessore del comune di Montorio al Vomano, Nina Mori. Assente, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi perché impegnato in un incontro a Bruxelles, rappresentato da Daniele Placidi, funzionario Struttura. Tutti gli interventi che hanno animato il tavolo, hanno posto l’accento sulla necessità di uscire dalla situazione di stallo in cui si dibattono i due uffici speciali per la ricostruzione, aggravata dalle scadenze contrattuali dei dipendenti che determinano ritardi nella gestione delle pratiche. Altro argomento posto dai presenti e dallo stesso Lolli, quello della proroga al pagamento delle tasse sospese e delle nomine dei due responsabili degli uffici speciali: “le procedure sono iniziate” ha detto Lolli, riferendosi alle nomine, “ma temo che ci vorrà ancora del tempo prima che i due uffici possano riprendere regolarmente a funzionare”.
“Ci vuole davvero un gran coraggio per la Deputata Stefania Pezzopane e il Presidente Giovanni Lolli, la prima al governo di questo paese fino a pochi mesi fa, il secondo ancora alla guida di Regione Abruzzo, a parlare della ricostruzione de L’Aquila come città dimenticata. Probabilmente la vera paura è che siano loro ad essere dimenticati, o meglio ad essere ricordati solo per il grande fallimento politico che hanno dimostrato sulla gestione del sisma negli ultimi 10 anni. Se L’Aquila oggi è ancora in queste condizioni a chi lo dobbiamo?” Così il consigliere regionale Sara Marcozzi, replica a quanto affermato in regione questa mattina.
“Usino il coraggio che impiegano per propagandare per spiegare agli aquilani come mai dal 2009, oltre 10mila residenti, non sono ancora tornati a L’Aquila, e probabilmente mai lo faranno – incalza Marcozzi – spieghino come mai a L’Aquila oggi ci sono circa 40 attività commerciali nel centro storico, contro le centinaia che animavano la città prima del sisma. Abbiano il coraggio di dire che le abitazioni del progetto case stanno cadendo a pezzi.
Dopo questo drastico bilancio chiedono ai cittadini di fare il loro gioco di propaganda? Non credo che gli aquilani staranno al loro gioco.
Chi ha mal governato fino ad oggi lasci lavorare questo Governo che ha dimostrato più volte, sia con il lavoro del Sottosegretario Vacca sia con la recentissima delega del sottosegretario Crimi, di avere ben a cuore la città de L’Aquila. Facciano spazio a chi ha la volontà di rimediare alle pessime scelte fatte da loro e da chi li ha preceduti. E’ finito il tempo della propaganda!” conclude Marcozzi.